Russel Crowe ha detto la sua, durante un’intervista a Vanity Fair, su Il Gladiatore. L’attore premio Oscar ha dichiarato di non essere stato sicuro di accettare il ruolo da protagonista a causa della sceneggiatura, definitiva ‘una vera spazzatura’.

Russel Crowe, ne Il Gladiatore ‘la sceneggiatura era spazzatura’

Quando si pensa al film di Ridley Scott, Il Gladiatore, sempre e solo un volto verrà associato, quello di Russel Crowe.

Eppure, stando alle ultime dichiarazioni dell’attore durante un’intervista a Vanity Fair, non è stato tutto rose e fiori per lui questo film, che gli è valso inoltre un Premio Oscar, come miglior attore protagonista nel 2001.

Crowe, divenuto ancora più popolare in quegli anni grazie alla pellicola del regista britannico, è stato sul punto di mollare tutto, ancora prima che finissero le riprese.

Ero sicuro delle mie capacità di protagonista. Quello di cui non ero sicuro era che fosse il film giusto.

Ha confessato l’attore neozelandese.

L’intervista

Dichiarazioni shock dopo le passate affermazioni di Russel a Collider, sul fatto che questo film gli avesse cambiato totalmente la vita, in accezione positiva ovviamente:

Il Gladiatore è stata una grande esperienza nella mia vita e l’ha cambiata. Ha cambiato il modo in cui le persone mi consideravano e quello che facevo per vivere. Sono stato molto fortunato a partecipare a molti grandi film, ma la costanza de Il Gladiatore è incredibile. Sicuramente occupa un posto speciale nel mio cuore.

Una versione totalmente diversa da quella di Vanity Fair in cui ha espressamente detto quanto la scenografia fosse spazzatura, aggiungendo di aver pensato di abbandonare il progetto:

Il Gladiatore è circa il mio ventesimo film, quindi ero fiducioso delle mie capacità come protagonista. Quello che non mi convinceva de Il Gladiatore era il mondo che mi circondava. Alla base di quello che stavamo facendo c’era una grande idea, ma la sceneggiatura era una schifo. Uno schifo assoluto. C’erano tutte queste sequenze, diciamo, strane. Una di queste riguardava le bighe e il modo in cui i famosi gladiatori – ed è tutto vero, no? – usavano certi tipi di carri e come alcuni avessero accordi pubblicitari per prodotti per l’olio d’oliva e simili. Tutto questo era vero, ma avrebbe stonato tantissimo per un pubblico moderno. Gli spettatori avrebbero detto: “Che c*zzo è tutto questo?“. L’energia intorno a quello che stavamo facendo era molto frammentata. Un paio di volte ho pensato che forse la cosa migliore da fare fosse prendere un aereo e andarmene. Sono state le continue conversazioni con Ridley a darmi fiducia.

Il Gladiatore 2

Il sequel arriverà a novembre del 2024, ma Russel Crowe non sarà più il volto della nuova pellicola. Il testimone passa a Paul Mescal, nuovo protagonista, che interpreterà Lucio, il figlio di Lucilla.

L’intreccio sarà ambientato anni dopo le vicende del primo film, in cui Crowe – o meglio Massimo Decimo Meridio – salvava il ragazzo e sua madre vendicando anche la propria famiglia, prima di morire.

Recentemente l’attore premio Oscar invece, è stato impegnato nelle riprese del nuovo lungometraggio di Julius Avery, L’esorcista del papa, ad oggi nelle sale italiane.