Festa di San Marco a Venezia viene celebrata il 25 aprile, lo stesso giorno della Festa della Liberazione. Si tratta della commemorazione dell’anniversario della morte dell’Evangelista Marco, diventato poi il Santo Patrono di Venezia per ricordare la sua grande opera di evangelizzazione tra le genti venete.
Per l’occasione Venezia si tinge di rosa, infatti, è tradizione regalare il bocciolo alle proprie amate e sono tante le iniziative che vengono organizzate e a cui i cittadini e turisti partecipano.
Festa di San Marco Venezia, qual è la storia del santo?
San Marco è patrono dei notai, degli scrivani, dei vetrai, dei pittori su vetro e degli ottici. L’uomo fu al servizio di tante persone che nel corso della vita si riferirono a lui, seguendo la fede e sostenendo il bene delle anime. Il 25 aprile del ’68 morì e secondo alcune fonti, si trattò di una morte tragica di martire: fu legato ad una fune e trascinato da un cavallo per luoghi sassosi e ripidi.
Nato a Cirene San Marco era cugino di S. Barnaba. Secondo le fonti, la madre Maria, mise a disposizione di Gesù la sua abitazione per l’ultima cena, vicina all’orto degli ulivi. Sembra che fu proprio Marco a seguire Gesù dopo la cattura, mentre cercava di nascondersi per non essere preso dai romani. San Marco era discepolo e prediletto di San Pietro, fu uno dei testimoni della vita di Gesù Cristo. Nel Vangelo il suo simbolo è il leone, il re degli animali, che rappresenta molto bene la potenza di Gesù Cristo.
San Pietro in Egitto mandò San Marco a diffondere la parola di dio, il Santo Vangelo. Il suo nome rimanda alla conversione avvenuta dopo l’incontro con Gesù Cristo, così Marco si è presentato al mondo greco-romano e si è conquistato la fiducia degli altri discepoli. Inoltre, fu uno dei primi ad essere battezzati da Pietro.
Qual è la tradizione a Venezia?
Secondo la tradizione, gli uomini regalano un bocciolo di rosa rossa alle donne amate. Ma cosa c’entra questo rito con la Festa di San Marco? Sono presenti varie leggende al riguardo, la prima rimanda alla storia d’amore tra Tancredi e Vulcana. La ragazza di famiglia nobile era chiamata Vulcana per i suoi occhi neri e passionali che conquistarono immediatamente il giovane di famiglia povera. Per convincere il padre a farla sposare, la donna fece andare il fidanzato in guerra con l’imperatore Carlo Magno contro i Mori di Spagna. Il giovane non si tirò indietro e partì distinguendosi per le sue imprese e il suo valore in battaglia. Così riuscì ad essere accettato dalla famiglia della giovane. Un giorno, però, in una battaglia, qualcuno ferì Tancredi che morì.
Secondo la tradizione popolare, il giovane trascorse gli ultimi momenti di vita in un roseto ed è proprio lì che colse una rosa sporca del suo sangue e chiese al compagno Orlando di portarla a Venezia da Vulcana come simbolo d’amore. Orlando mantenne la promessa, arrivò a Venezia il giorno pima della festa di San Marco e consegnò la rosa a Vulcana che lo accettò con dolore per la perdita del marito. La mattina dopo, il 25 aprile, festa di San Marco, le ancelle trovarono Vulcana morta sul suo letto con la rosa rossa di Tancredi sul petto.
Vi è poi una seconda leggenda che riguarda, però, Basilio, un altro personaggio. Era un servo che aveva aiutato Rustico da Torcello e Bono o Tribuno da Malamocco a prendere le reliquie di San Marco da Alessandria D’Egitto e per premio aveva raccolto anche una parte del roseto cresciuto sulla tomba dell’Evangelista. Una volta tornato a Venezia, Basilio piantò le rose nel suo orto che fiorirono anche dopo la sua morte ma fino a quando i suoi discendenti andarono d’accordo.
Quando iniziarono a litigare, la pianta di rose smise di crescere e appassì. Un 25 aprile, però, una ragazza della famiglia dei discendenti di Basilio, notò un coetaneo della famiglia rivale. Successivamente si interessò a lui tanto che iniziò una storia d’amore. Da quel momento il roseto fiorì di nuovo e il ragazzo lanciò un bocciolo di rosa alla sua fidanzata come segno d’amore.
Gli eventi
Data l’importanza della Festa di San Marco a Venezia, sono tante le iniziative organizzate per l’occasione. Il programma è ricco di eventi sparsi nel corso della giornata. La mattina inizierà con un concerto che si estende lungo dieci tappe della città. Intorno alle 12, Piazza San Marco lancerà l’iconica immagine di un Bocciolo umano con 1000 veneziani volontari. Nel pomeriggio, intorno alle 16, nella Sala del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale avrà luogo la quinta edizione del “Premio San Marco”. Si tratta di un’iniziativa ideata dal sindaco di Venezia volta a valorizzare la festività e a omaggiare le “eccellenze veneziane e metropolitane”.
Il 25 aprile in Italia
Il 25 aprile è la Festa della Liberazione che ogni anno viene celebrata. Si tratta di un anniversario molto importante per il nostro Paese. Commemora la liberazione dell’Italia dal nazifascismo dopo la fine dell’occupazione nazista e la caduta del regime fascista.