In Cina i cimiteri sono stracolmi e i funerali costano decisamente troppo: è un fenomeno che colpisce soprattutto le grandi città dove non ci sono tombe e una sepoltura tradizionale arriva oltre i 13.200 euro, il tutto a causa dell’urbanizzazione crescente che fa scarseggiare gli spazi liberi e all’invecchiamento dei cittadini cinesi.
Il risultato è che sta avvenendo un boom di richieste di sepolture in mare.
Cine e il problema cimiteri: in 15 anni finirà lo spazio disponibile
Se i numeri non mentono le autorità di Shangai hanno stabilito che entro quindici anni lo spazio nei cimiteri sarà completamente esaurito, per questo motivo lo stesso governo sta incoraggiando le persone a scegliere altri luoghi di sepoltura.
Il trend dice che nel 2021 il tasso di cremazione è salito del 12% rispetto al 2015 (da 47% a 59%), ma le urne sono pur sempre conservate in tombe formali, non andando così incontro al risolvere “l’emergenza” cimiteri.
In alcune regioni ci sono addirittura premi in denaro per chi sceglie di disperdere le ceneri in mare o le seppellisce in maniera “ecologica”.
Aprile: il mese di Qingming
In Cina aprile è il mese in cui si onorano in maniera particolare i defunti, è il mese di Qingming, ovvero della pulizia delle tombe, periodo dove le persone si recano dai loro cari defunti per pulire le lapidi e bruciare offerte. La cura dei luoghi dove riposano i defunti è molto importante, e in generale onorare le persone che hanno lasciato terra è fondamentale per un buon cittadino cinese.
Ma il problema degli spazi liberi nei cimiteri non aiuta e si ricorre a varie soluzione: a Suzhou l’ufficio per gli affari civili ha noleggiato una nave per portare in mare 190 persone in lutto per 79 parenti, per cui è stata optata una sepoltura di massa.
Ogni famiglia ha ricevuto anche un sussidio di 260 euro per partecipare.
Le sepolture in mare
Una sepoltura in mare costa 1300 euro, o poco meno del doppio se i membri della famiglia vogliono assistere, decisamente più economica di un funerale tradizionali.
Questo è il motivo per cui, complici anche i cimiteri pieni, molti stanno optando per questo tipo di sepoltura, come racconta anche il proprietario della ditta ditta di Xiao Hu specializzata in questo tipo di servizi, che ora esce due o tre volte a settimana per effettuare questo tipo di sepoltura, ma capita anche che si arrivi a trenta uscite al mese.
Il “punto di svolta” è avvenuto dopo che l’ex presidente cinese Jiang Zemin ha scelto di far spargere le sue ceneri nel fiume Yangtze, da allora le richieste sono cresciute esponenzialmente.
Oltre allo spargimento delle ceneri (a volte rischioso perché rischiano di volare via) la compagnia di Xiao Hu offre urne in decomposizione che possono essere mandate in fondo al mare, in modo che tutto venga conservato.
A seguito di questi nuovi trend i media hanno reso popolare houyang bozang, letteralmente “cure sostanziose, funerali minimali”, anche se come ha testimoniato un cittadino cinese in lutto: “Cento prostrazioni dopo la morte non valgono mezza giornata di compagnia nella vita”.