Omicidio di Massalengo, in provincia di Lodi: secondo le ultime notizie, Francesco Vailati, l’uomo fermato negli scorsi giorni per la morte di Antonio Novati, si sarebbe dichiarato innocente. Stando alle sue dichiarazioni, ad uccidere il commercialista di 75 anni sarebbe stato un altro uomo, forse di origini straniere. Eppure, secondo gli inquirenti, ci sarebbero a suo carico gravi indizi di colpevolezza, come le impronte rinvenute sull’auto in cui si trovava il corpo senza vita della vittima. In attesa di ulteriori accertamenti, la difesa ha chiesto di concedergli gli arresti domiciliari. A riportarlo è il Corriere.
Omicidio Lodi ultime notizie: la ricostruzione dei fatti
Nel corso dell’udienza di convalida del fermo, tenutasi ieri, 24 aprile, Francesco Vailati, l’agricoltore di 60 anni fermato per l’omicidio di Massalengo, si sarebbe avvalso della facoltà di non rispondere. Ma, stando al suo legale, l’avvocata Chiara Belandi (che ha da poco sostituito l’avvocato Alberto Scapaticci) in carcere avrebbe puntato il dito contro un altro uomo – un cittadino di origini straniere -, sostenendo di essere innocente. L’uomo era stato tratto in arresto due giorni dopo il ritrovamento del cadavere di Antonio Novati, il commercialista di 75 anni ucciso nelle campagne lodigiane lo scorso giovedì. E, secondo gli inquirenti, sarebbe coinvolto nel delitto.
Stando alle prime ricostruzioni, apparterrebbero a lui, infatti, le impronte rinvenute su una delle maniglie dell’auto nella quale giaceva il corpo di Novati, una Honda Civic appartenuta alla vittima. Non solo: a confermare la sua colpevolezza, ci sarebbero anche una serie di filmati delle videocamere di sorveglianza dell’area, che lo ritrarrebbero nel luogo e nell’orario dell’omicidio. Secondo gli inquirenti, avrebbe aggredito il commercialista, uccidendolo, al culmine di una lite scoppiata tra i due poco prima. L’agricoltore, proprietario di una cascina recentemente messa all’asta, aveva ricevuto una visita di Novati nel pomeriggio. Il commercialista avrebbe dovuto indicargli il termine ultimo per abbandonare la sua proprietà, avendo ricevuto un avviso di sfratto.
Per questo motivo, forse, lo avrebbe colpito mortalmente, con undici coltellate alle spalle. L’ipotesi è che l’abbia sorpreso mentre si allontanava, proprio di fronte alla cascina, per poi caricare il suo corpo nell’auto, abbandonando la vettura in un campo a poca distanza. Nel luogo, cioè, dove sarebbe stata avvistata da un agricoltore a passeggio, che avrebbe poi dato l’allarme. Tornato nei pressi della sua abitazione, avrebbe cercato di ripulire la scena del crimine, coprendo le macchie di sangue del commercialista con quelle di una gallina appena sgozzata. Ora è accusato di omicidio volontario aggravato.
L’uomo si dichiara innocente e punta il dito con un altro uomo
È molto provato e ha indicato agli inquirenti, già nei giorni scorsi, il colpevole dell’omicidio di Novati. Sarebbe stato un altro uomo ad aver ucciso il commercialista giovedì pomeriggio,
ha detto l’avvocata della difesa. In attesa di ulteriori accertamenti, la sua richiesta è che all’uomo possano essere concessi gli arresti domiciliari. In questo modo, infatti, potrebbe assistere la moglie, gravemente malata. Sarà il gip, nelle prossime ore, a decidere se accettare o meno l’istanza. Si aspettano, a tal fine, gli esiti dell’esame autoptico effettuato sulla salma di Novati e dei rilievi che gli investigatori stanno svolgendo sui vestiti del presunto killer, il suo telefono cellulare e quello del commercialista ucciso. L’obiettivo è cercare di fare luce su quanto accaduto, confermando o smentendo i sospetti nei confronti del 60enne. Per ora, nonostante le sue ultime dichiarazioni, l’agricoltore resta l’unico indiziato.
Speravamo tutti che questa persona venisse messa davanti alle proprie responsabilità, anche se purtroppo l’arresto non cambierà il tragico epilogo e non restituirà l’uomo alla sua famiglia,
ha fatto sapere, all’indomani del fermo, il sindaco Severino Serafini, ancora incredulo per l’accaduto.