In seguito all’incendio verificatosi ieri a Milano in viale Aretusa è intervenuto oggi l’assessore Paolo Franco. Proprio lui, nel corso della mattinata odierna, si è premurato della vicenda e delle persone coinvolte, recandosi sul posto, in zona San Siro. Lo ha fatto soprattutto per assicurarsi personalmente anche delle condizioni dell’edificio. Franco ha affermato che la sua presenza fosse importante al fine di rasserenate gli inquilini, comprensibilmente scossi. L’assessore ha aggiunto inoltre che le istituzioni sono vicine ai problemi dei cittadini, che siano quotidiani o straordinari. E per tale motivo Regione e Aler si sono immediatamente messe al lavoro.

Incendio Milano viale Aretusa, le parole dell’assessore Paolo Franco sul probabile responsabile del rogo

“Dalle prime ricostruzioni dei fatti, il fuoco è stato appiccato volontariamente da un ‘abusivo’. Il personale di Aler è riuscito a collocare in casa o in albergo tutte le persone coinvolte già nella stessa serata di ieri. Ringrazio davvero tutti: Vigili del Fuoco, Forze dell’Ordine, personale sanitario, personale di Aler, perché si sono rimboccati le maniche e si sono messi a disposizione per tutta la sera della domenica e già stamane all’alba erano al lavoro. Spesso non si vede l’impegno di chi sta dietro le quinte, ma c’è ed è messo in pratica con la massima dedizione”.
     

Sempre stando alle dichiarazioni dell’assessore regionale lombardo alla Casa e Housing sociale, Paolo Franco, adesso si resterà in attesa del verbale di agibilità dei Vigili del Fuoco, aggiungendo nuovamente elogi nei loro confronti in quanto sonno eseguendo il proprio lavoro senza sosta. Dopodiché si passerà ai necessari interventi che serviranno per sistemare le parti della palazzina danneggiate dal rogo. Questo vale sia per quel che concerne gli appartamenti dai quali è partito l’incendio nella giornata di ieri, domenica 23 aprile, sia gli spazi comuni. Lo scopo è quello di restituire nei tempi più brevi possibili e, nella massima sicurezza, le abitazioni ai legittimi affittuari.