USA e Corea del Sud intensificano le loro relazioni diplomatiche. A riprova di questo c’è il viaggio che Yoon Suk-yeol, Presidente sudcoreano, sta intraprendendo negli Stati Uniti. La partenza è avvenuta nelle scorse ore. Il motivo del viaggio risiede in due macro-questioni che il presidente affronterà al cospetto del suo omologo americano, Joe Biden. La prima riguarda il rafforzamento della sicurezza economica di entrambi i paesi, il secondo ruota intorno alla Corea del Nord. L’attenzione dei due presidenti verso l’altra Corea è ai massimi livelli visti i recenti sviluppi, sul fronte del nucleare, che sta apportando i Presidente Kim Jong Ju. È esattamente di un mese fa il test che Pyongyang ha fatto nel mar del Giappone dove è stato lanciato un drone nucleare che, pare, sarebbe capace di creare degli tsunami nucleari.
Corea del Sud e USA alla prova del 9
Chiaro, quindi, che i rapporti di alleanza tra Corea del Sud ed USA si trovino alla prova del 9: serve un fronte comune per arginare l’avanzamento tecnologico di Pyongyang. La visita di Yoon Suk-yeol, che ha inizio oggi nel giorno simbolico del 70° anniversario dell’alleanza militare firmata alla fine della guerra di Corea (1950-1953), in base alla quale Washington, che mantiene 28.500 truppe sul suolo sudcoreano, si impegna a difendere il suo partner da un ipotetico attacco nordcoreano, se necessario con il suo ombrello nucleare. Yoon Suk-yeol – spiega l’AGI – si tratterà in America per sei giorni.
Il Presidente cercherà delle risposte e delle rassicurazioni da Joe Biden. Nello specifico, l’intento è di tornare a casa con la convinzione che gli USA darebbero tutto il loro sostegno nel caso dovesse deflagrare un conflitto tra le due coree: “In che misura – si chiedono i coreani – gli Stati Uniti verrebbero in aiuto del Sud ora che Kim Jong-un sembra in grado di rispondere con un attacco nucleare alle città statunitensi?”. Per evitare un simile scenario futuro, Yoon e Biden, dovrebbero dimostrare la forza dell’alleanza al vertice di mercoledì alla Casa Bianca e annunciare che la cosiddetta “distensione estesa” sarà ulteriormente rafforzata e amplificata. Nel frattempo, Washington continua a fare la propria parte. Proprio lo scorso anno Biden ha preso l’impegno di inviare mezzi strategici statunitensi, come bombardieri e portaerei, nella penisola coreana per rispondere alle azioni del regime del Nord.
Yoon Suk-yeol interverrà giovedì prossimo al Congresso degli Stati Uniti dove, secondo le indiscrezioni, terrà un discorso che si concentrerà sulle nuove sfide che l’alleanza deve affrontare. Si prevede, inoltre, che ci sarà anche un appello a rafforzare ulteriormente l’alleanza e a mantenere vivo l’impegno per la difesa della Corea del Sud.
La sfida economica sullo sfondo
Oltre a questi aspetti, c’è anche una importante sfida economica che interessa Seul. Tant’è che Yoon – spiega l’AGI – farà visita anche in alcuni ambienti commerciali per cercare di rafforzare gli investimenti incrociati e le catene di fornitura di prodotti chiave per entrambi i Paesi, come batterie e semiconduttori. Non è un caso che Yoon è accompagnato da una delegazione di 122 uomini d’affari, tra cui i presidenti di Samsung Electronics (Lee Jae-yong), SK Group (Chey Tae-won) e Hyundai Motor (Euisun Chung), che martedì parteciperanno a un forum a Washington, al quale parteciperanno anche rappresentanti di aziende statunitensi come Qualcomm e Boeing, e dal quale si attendono annunci sugli investimenti in Corea del Sud. Giovedì, poi, dovrebbero avvenire incontri studios di Hollywood, da Warner a Walt Disney a Netflix, per esplorare ulteriori legami nel settore audiovisivo. Un affaccio nella scena pop che si spiega, probabilmente, mediante la scelta di un approccio di soft power con il quale Seul tenta di allargare l’asse con Washington.