25 aprile è la Festa della Liberazione e ogni anno dal 1945 viene celebrata come giorno festivo. Si tratta di un anniversario molto importante per il nostro Paese dato che si commemora la liberazione dell’Italia dal nazifascismo dopo la fine dell’occupazione nazista e la caduta del regime fascista.
Nel corso del tempo, però, si è trasformata anche in un’occasione per fare politica andando a sfociare a volte anche nel ridicolo ed eccesso. A tal proposito il cantante Al Bano ha voluto lanciare un appello ai politici, sottolineando l’importanza della Festa e il vero significato.
25 aprile Festa della Liberazione, cosa successe il 25 aprile del 1945?
L’Italia era in guerra da due anni, quando nella primavera del 1945 le truppe anglo americane abbatterono la linea Gotica che si riguardava La Spezia fino ad arrivare a Rimini, attraversando l’Appennino per espandersi nella Pianura Padana.
Proprio il 25 aprile, la resistenza italiana costituita da più di 200.000 uomini, insorse a livello nazionale contro i tedeschi. Tale situazione mise Mussolini alle strette tanto che tentò la fuga in Svizzera: cercò di farlo, unendosi a una colonna tedesca ma venne riconosciuto e catturato dai partigiani per poi essere giustiziato il 28 aprile nel villaggio di Dongo con la compagna Claretta Petacci e ad altri gerarchi. Successivamente, i loro corpi vennero appesi per i piedi ed esposti in Piazzale Loreto a Milano.
L’appello di Al Bano ai politici
Al Bano è un personaggio televisivo molto conosciuto in tutto il mondo per la sua musica. Allo stesso tempo, però, è molto legato alla storia del suo Paese e non perde occasione di parlarne. A tal proposito, ha rilasciato un’intervista all’agenzia di stampa Adnkronos, parlando anche del 25 aprile. Il cantante ha affermato:
Il 25 aprile è la festa della liberazione dal nazi-fasciamo e quindi dovrebbe essere la festa di tutti coloro che sono riusciti a liberarsi da tutta quella tragica storia.
Ha tenuto a sottolineare:
Le solite polemiche politiche sul 25 aprile mi hanno veramente stancato, non è politica ma pollaio a tutto spiano – sottolinea il cantante – il 25 aprile deve essere la festa di tutti coloro che non ne potevano più di quella disastrosa e squallida guerra”, conclude.
Le parole del Ministro degli Esteri
In questi giorni anche i politici non hanno perso occasione di parlare del 25 aprile, Festa della Liberazione. In particolare, il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha fatto riferimento all’evento in cui saranno omaggiate le vittime della furia nazifascista. Il ministro ha rilasciato un’intervista a “La Stampa” attraverso cui ha affermato che è sbagliato continuare a fare domanda sul parere del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e di conseguenza di strumentalizzare la questione.
E’ importante, invece, rendere omaggio a tutte le vittime del regime nazifascista. Inoltre, ha riportato alla mente il discorso fatto da Berlusconi nel 2009 a Onna. Così ha riferito:
Quel discorso lo ha fatto Berlusconi e ha chiuso il capitolo per tutti e la Meloni, che per altro di Berlusconi era ministro, è stata chiara su questo punto. E’ sbagliato continuare a chiedere gli esami del sangue ogni giorno a Giorgia Meloni, ma soprattutto strumentalizzare le parole della premier, perché gli eroi della libertà sono di tutti gli italiani.
Cosa si fa per la Festa della Liberazione?
Il 25 aprile, quindi, è una festa istituzionale e nel corso della giornata sono tanti gli eventi e manifestazioni organizzate da associazioni, gruppi politici. Inoltre, nel corso degli anni, la maggior parte degli italiani considera il giorno della Liberazione come una modo per uscire dalla routine e godersi del tempo libero in famiglia o tra amici. Per questo, infatti, in molte città sono aperti i musei, mostre e tanto altro ancora.