Laika murales per il 25 aprile apparso stamattina a Roma, in Piazza Bartolomeo Romano uno dei quartieri simbolo della Resistenza capitolina. La una nuova opera della street artist italiana più famosa è un emblematica frase “2023, Mia nonna partigiana è ancora arrabbiata”. L’opera è stata realizzata proprio alla vigilia della festa della Liberazione del 25 aprile, con la nonna che vestita con il fazzoletto rosso simbolo dei partigiani intenta ad inseguire armata di mattarello il presidente del Senato Ignazio La Russa.

Laika murales 25 aprile a Roma, l’attacco a Ignazio La Russa: “Mia nonna sarebbe arrabbiata”

La street artist Laika raccontando il suo nuovo murales realizzato in occasione del 25 aprile in cui il suo bersaglio è, il presidente del Senato Ignazio La Russa:

Siamo consapevoli di avere dei nostalgici al governo, lo sappiamo dall’inizio ma credo si sia sorpassato il limite”Il protagonista è sempre il ‘nostro’ presidente del Senato che tenta in continuazione di riscrivere la storia del nostro paese. Non sono bastati i musicisti semi pensionati di via Rasella, adesso ha anche il coraggio di affermare che l’antifascismo non è nella Costituzione. Questa Repubblica è nata con il sangue dei nostri nonni partigiani che hanno combattuto contro il fascismo: ogni tentativo di riabilitazione di quel periodo è un atto criminale nei confronti di chi ha perso la vita, di chi è stato perseguitato nei campi di concentramento, di chi ha sofferto“.

L’artista prosegue ricordando come non sia più accettabile il revisionismo storico attuato da esponenti del governo e, nel caso di La Russa, dalla seconda carica dello stato:

“La storia non si riscrive. La memoria va preservata, protetta: è compito delle nuove generazioni mantenere questo impegno affinché ciò che è stato non si ripeta più. Vorrei ricordare alla seconda carica dello stato (e al governo tutto) che l’Antifascismo è uno dei valori fondamentali del nostro paese. Chi non è d’accordo, si faccia da parte. Caro La Russa, mia nonna, se fosse ancora qui, sarebbe ancora tanto arrabbiata”.

Le polemiche e gli appuntamenti del 25 aprile per La Russa

Ignazio La Russa nelle ultime settimane si è reso protagonista di alcune gaffe piuttosto gravi parlando della Festa della Liberazione: la prima volta ha definito quelli di via Rasella come anziani musicisti, per poi concludere pochi giorni fa con la frase “l’antifascismo non è nella costituzione“. Parole che hanno provocato durissime reazioni, a cui Ignazio La Russa proverà a porre rimedio partecipando alla delegazione che alle 9 di domani mattina vedrà il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella deporre una corona di fiori all’Altare della Patria.