Cagliari, sushi con pesce crudo non abbattuto. Scatta il sequestro per il locale sardo che cucinava senza prevenzione per l’anisakis, valore del sequestro che ammonta a circa 50mila euro.

Cagliari, sushi con pesce crudo non abbattuto

Sushi con pesce crudo non abbattuto. Nei guai un locale cinese di Cagliari dopo un controllo dei Nas del centro storico del capoluogo sardo. Nel corso del controllo si è scoperto che nella preparazione di patti a base di sushi non veniva rispettata la legge sulla prevenzione della parassitosi da anisakis. Si tratta di parassiti che allo stadio adulto si trovano nello stomaco dei mammiferi marini, possono provocare diversi problemi alla salute delle persone.

Scatta il sequestro

Sequestrati quindi i locali adibiti a cucina, gli strumenti per preparare gli alimenti e il pesce. Il valore totale del sequestro amministrato è di circa 50mila euro. La violazione che viene quindi stata contestata alla proprietaria del ristorante è quella dall’articolo 6 del decreto legislativo 193\2007. Bisogna ricordare che i ristoranti che servono sushi seguono norme igieniche molto precise. Alla base di rigide regole sanitarie c’è la prevenzione dalla contaminazione di diversi tipi batteri come il Vibrio parahaemolyticus, il norovirus e soprattutto l’anisakis. La sindrome sgombroide ha dei sintomi variabili ma che si possono presentare a poco dal consumo di pesce conservato male. Esiste tuttavia una lista di sintomi comuni: vomito, giramento di testa, arrossamento cutaneo con probabili pruriti soprattutto sul viso e sul collo e infine difficoltà a ingoiare.