Uomo di 52 anni accoltella la sua avvocata e poi si toglie la vita. È il dramma avvenuto a Oderzo, in provincia di Treviso, poco dopo le 10 di questa mattina. A dare l’allarme, un negoziante che avrebbe assistito alla scena, soccorrendo la donna, poi ricoverata. Al momento non sarebbe in pericolo di vita. Si indaga per cercare di fare luce sull’accaduto.
Dramma a Oderzo: 52enne accoltella la sua avvocata e si suicida
Si chiama Meri Zorz, l’avvocata di 50 anni che stamattina, poco dopo le 10, è stata accoltellata da un suo cliente dopo una consulenza legale lungo via Dall’Ongaro a Oderzo, in provincia di Treviso. L’uomo, un 52enne italiano, avrebbe aggredito la professionista con un’arma da taglio, forse al culmine di una discussione su un contenzioso civile, e si sarebbe poi dato alla fuga. Poco dopo, i carabinieri avrebbero trovato il suo corpo senza vita all’interno dell’abitazione di un suo parente.
A dare l’allarme, chiamando i soccorsi e gli agenti, sarebbe stato un negoziante dell’area, un edicolante, che avrebbe assistito alla scena, prestando le prime cure all’avvocata.
È venuta dentro la mia edicola gridando ‘aiuto’. L’ho soccorsa, l’ho fatta sedere sui gradini e ho chiamato i soccorsi. Aveva una mano che sanguinava tanto, mi ha chiesto di controllare se avesse altre ferite ma non le ho viste. Ha preso tanta paura. Mi ha spiegato di essere stata accoltellata. Ho avuto paura anche io. Era molto agitata,
ha poi raccontato l’uomo ad un quotidiano locale, Nordest 24. All’arrivo del 118, la donna è stata trasportata presso l’ospedale di Oderzo, dove sarebbe attualmente ricoverata. Stando alle ultime informazioni, non sarebbe in pericolo di vita. Avrebbe riportato, infatti, solo ferite superficiali. L’uomo, invece, forse pentito per il suo gesto, si sarebbe suicidato. Sul caso indagano i carabinieri di Conegliano, che dovranno ricostruire le esatte dinamiche di quanto accaduto e stabilire quale sia stato il movente del gesto violento. La sindaca di Oderzo, Maria Scardellato, ha invitato intanto tutti i cittadini a mantenere la calma, esprimendo la sua vicinanza alla vittima dell’aggressione e auspicando che le indagini facciano il loro corso.
È l’ennesimo caso di un professionista aggredito da un cliente
È di poche ore fa la notizia della morte della psichiatra aggredita da un ex paziente fuori dall’ospedale di Pisa. Un caso che non ha fatto altro che accendere i riflettori sulla situazione, già difficile, dei tanti professionisti aggrediti sul luogo di lavoro. Un fenomeno che tocca vari settori, tra i quali quello sanitario – dove non solo i medici, ma anche gli infermieri, finiscono spesso alla mercè dei pazienti e dei loro familiari – e quello della giustizia. Risale al 30 marzo scorso il caso dell’amministratrice tutelare di 34 anni accoltellata da un uomo – un 60enne con diversi problemi, che la donna stava cercando di aiutare ad uscire da una situazione difficile – ad Ancona.
La donna, originaria di Macerata ma domiciliata a Filottrano, era stata aggredita sul pianerottolo di casa dell’uomo, dove si era recata per assisterlo. Si sarebbe salvata solo grazie all’intervento di un testimone, il conducente del taxi sanitario che avrebbe dovuto accompagnare il 60enne all’ospedale per sottoporsi a una seduta di radioterapia. Immediatamente soccorsa, la 34enne era stata accompagnata in ospedale a Jesi e ricoverata. Stando a quanto ricostruito in seguito, l’uomo, impaurito di doversi sottoporre alla terapia, se la sarebbe presa con lei. Probabilmente non era lucido.
Sono consapevole del rischio che ho corso, ora sono serena. Grazie per la vostra vicinanza,
aveva fatto sapere la donna ai colleghi. Fortunatamente è uscita illesa dall’aggressione, ma ha rischiato la vita, solo per via del suo lavoro.