Boeing perde l’uso di un motore, paura su un volo America Airlines. Un volo partito dall’Ohio è dovuto tornare indietro dopo che uno dei motori ha preso fuoco e poi si è spento. E’ successo ad un aereo della compagnia America Airlines, la più grande del paese, con a bordo 173 passeggeri. La partenza dell’aereo è avvenuta regolarmente alle 7.43, come da programma, diretto a Phoenix e solo poco più di 15 minuti dopo – l’SOS è stato lanciato alle 8 in punto – è stato inviata la segnalazione che qualcosa non andava, dai piloti. Uno dei due motori ha preso fuoco, come si vede anche da molti video girati sul volo dai passeggeri allertati subito dalla comparsa delle fiamme all’altezza di un’ala. E’ successo domenica mattina e per fortuna non ci sono stati feriti. Uno dei tanti video che circolano sul web, mostra le fiamme che circondano il motore 2 e lambiscono proprio l’ala dell’aereo. Secondo le prime informazioni, la causa sarebbe stato l’impatto con uno o più uccelli. Un tipo di incidente che spesso si verifica e ogni volta, se i volatili entrano nel motore, comportano un atterraggio di emergenza. Bird Impact, questa è la definizione tecnica che viene data in questi casi e questo è stato il motivo della richiesta dell’SOS lanciata domenica dai piloti dell’aereo. il velivolo era un Boeing 737-800 con 173 passeggeri più i membri dell’equipaggio. Essendo appena partito quando si è verificato l’incidente, il serbatoio era praticamente a pieno carico.

Volo dell’America Airlines colpito da uno stormo di uccelli perde un motore, necessario atterraggio di emergenza

Secondo quanto raccontato poi dai passeggeri, i piloti hanno immediatamente informato i viaggiatori di quanto stava succedendo e che ormai erano costretti a riportare l’aereo all’aeroporto di partenza per effettuare un atterraggio di emergenza. “A quanto pare siamo stati colpiti da uno stormo di uccelli, forse oche – avrebbe detto uno dei passeggeri appena atterrati – alla fine il motore si è spento e siamo dovuti tornare indietro”. Nessun disagio all’aeroporto e le operazioni di atterraggio si sono svolte senza problema e senza feriti.

Gli esperti riferiscono che episodi del genere possono verificarsi più spesso di quanto si pensi ma che un aereo come il Boeing 737 è tranquillamente in grado di volare anche con un solo motore in funzione. Anche se si sarebbero verificati anche incidenti con conseguenze gravi, secondo i dati a disposizione sarebbero morte 350 persone, fino ad ora, per episodi come questi negli Stati Uniti. La FAA (Federation Aviation Administration), definisce i grandi uccelli, tra gli elementi della natura più pericolosi per gli aerei. “Non esiste un motore aeronautico certificato che possa rimanere acceso nel caso vi si introduca un uccello di grandi dimensioni o addirittura uno stormo”, afferma l’agenzia in un documento di risorse sul fenomeno. Alcuni esperti possono solo consigliare ai piloti di evitare le zone umide, fare attenzione alle stagioni e ai modelli di migrazione degli uccelli e di essere sempre preparati per i ‘bird strike’, poiché sembrano essere inevitabili. Di fare attenzione soprattutto perché ultimamente sarebbero in aumento gli episodi per diversi fattori: perché le popolazioni di uccelli si sono espanse mentre gli aerei sono diventati più silenziosi, riferisce proprio la FAA.
L’episodio più grave registrato negli ultimi anni e che viene ricordato sempre in queste occasioni si è verificato il 15 gennaio del 2009. Un Airbus A320 partito dall’aeroporto La Guardia di New York è stato colpito da uno stormo di oche così grande che ha spento entrambi i motori e ha praticamente trasformato l’aereo, di circa 70 tonnellata in enorme un aliante. La prontezza di riflessi del pilota ha permesso di effettuare comunque un atterraggio di emergenza a motori spenti riuscendo a salvare la vita di tutti i presenti sul volo.