Tragedia nei pressi di Imola, dove durante una gara ciclistica amatoriale un uomo di 46 anni ha perso la vita in seguito ad un violento incidente.
La vicenda è accaduta nella mattinata di ieri, Domenica 24 Aprile 2023. La dinamica dell’incidente non è ancora del tutto chiara e gli inquirenti sono alle prese con gli accertamenti che dovranno far emergere la causa dello schianto.
Nel frattempo le forze dell’ordine hanno identificato la vittima e diffuso le sue generalità. Si tratta di Vilmer Dalmonte, 46enne ingegnere elettronico, originario di Faenza ma residente a Mordano, ad una manciata di chilometri dal punto dove si è verificato il fatale incidente.
Il gruppo si era radunato nella mattinata per una gara ciclistica amatoriale. Insieme a Vilmer Dalmonte vi erano anche molti amici e appassionati delle due ruote. Data la non professionalità dell’evento sportivo, la strada percorsa non era stata chiusa al regolare traffico. Si trattava per lo più di una passeggiata per approfittare della bella giornata domenicale. Il gruppo di ciclisti era partito da Faenza intenzionato a raggiungere la zona toscana dell’Alto Mugello.
Da una prima ricostruzione della tragedia, il gruppo intorno alle ore 11:30 era arrivato in località Sessana tra i comuni toscani di Sant’Adriano ed Abeto, percorrendo la strada regionale SR302 Modiglianese. La tragedia si è consumata in una frazione di secondo. Il ciclista ha perso il controllo della propria due ruote ed è caduto violentemente sull’asfalto. L’impatto è stato fatale. Per il 46enne non c’è stata alcuna possibilità di salvezza.
Imola incidente gara ciclistica: la caduta è stata fatale
Immediatamente è stato lanciato l’allarme. Sul posto si sono precipitati in poco tempo i soccorritori del 118 e i Carabinieri. I sanitari hanno capito subito la gravità dell’incidente. Nonostante abbiano in tutti i modi cercato di strappare alla morte il ciclista, si sono dovuti arrendere e constatarne il decesso. La terribile caduta ha provocato lesioni e traumi rivelatisi fatali, sebbene l’uomo indossasse ogni protezione necessaria a questo sport.
Le forze dell’ordine ora dovranno ricostruire la causa della caduta e valutare eventuali responsabilità.
I Carabinieri hanno dunque veicolato il traffico di zona chiudendo parzialmente la circolazione sul tratto di strada interessato. Ciò ha garantito la sicurezza nella fase di soccorso e permesso successivamente di eseguire i rilievi stradali previsti per legge al fine di raccogliere elementi utili alla ricostruzione della tragedia.
Da quanto finora emerso pare che nessun altro veicolo sia stato interessato nell’incidente e che la vittima sia autonomamente stata disarcionata dal sellino della sua bicicletta. La caduta è avvenuta in prossimità di una curva: è possibile che il ciclista abbia calcolato male la traiettoria in relazione alla sua velocità e che di conseguenza abbia perso il controllo del suo mezzo.
Tale versione dei fatti sarà confrontata con quanto dichiarato dagli altri cicloamatori. Non è poi esclusa l’acquisizione delle immagini di videosorveglianza sulla strada per accertare la condotta del gruppo durante lo spostamento.
Solo quando il quadro della vicenda sarà sufficientemente chiaro, gli inquirenti potranno valutare eventuali responsabilità o catalogare l’accaduto come una inevitabile fatalità.
La ricostruzione del presidente della società sportiva
La tragica scomparsa ha commosso la comunità di appartenenza della vittima e soprattutto chi lo conosceva in ambito sportivo. Claudio Bisi, presidente della società sportiva Solarolese, profondamente sconvolto dalla vicenda ha raccontato gli attimi immediatamente precedenti la tragedia. Il dirigente sportivo ha poi sottolineato la pericolosità di quel tratto di strada già fatale in passato ad un altro ciclista.
“Vilmer era con noi da non tanto tempo. Eravamo a un raduno cicloturistico organizzato dall’Avis di Faenza. Io sono arrivato 15-20 minuti dopo l’incidente. Vilmer era più avanti: è uscito da una curva, probabilmente da solo, una curva che va in discesa. Non si sa come, ma è caduto. Quella è comunque una curva molto insidiosa, quattro anni fa nello stesso posto è morto un altro ragazzo che era associato al Baracca-Lugo”.
Dalla sua ricostruzione, la vittima era in testa al gruppo e abbastanza distaccato dagli altri componenti. Pare che andasse ad una velocità sostenuta e forse ciò ne ha causato la perdita di controllo nel percorrere quella curva.
Il sindaco di Mordano, Nicola Tassinaro, ha espresso profondo dolore e cordoglio alla famiglia e in un messaggio ha detto:
“Conosco molte bene la moglie e non riesco a capacitarmi di come possa essere accaduta una tragedia simile. L’ho visto la settimana scorsa che faceva una passeggiata: sono cose che lasciano veramente sconcertati”.