Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha parlato del 25 aprile e dell’omaggio che verrà reso alle vittime della furia nazifascista. Il ministro, nel corso di un intervista a ‘La Stampa’, ha anche sottolineato come sia sbagliato continuare a domandarsi il pensiero di Giorgia Meloni riguardo il fascismo e strumentalizzare questa cosa.
25 Aprile, Tajani: “Sarò alle fosse Ardeatine”
“Rappresento il governo ed è giusto rendere omaggio al martirio di tanti eroi, vittime della furia nazifascista”. Così inizia l’intervento del ministro degli Esteri, che poi ha voluto confermare la sua presenza alle fosse Ardeatine nella giornata di domani. Subito dopo ha voluto ricordare il discorso che Silvio Berlusconi tenne nel 2009 a Onna, facendo segnare un vero e proprio “punto di svolta” nel dibattito sul fascismo. Parole che, per il capo della diplomazia italiana, hanno chiuso il dibattito una volta per tutte.
“Quel discorso lo ha fatto Berlusconi e ha chiuso il capitolo per tutti e la Meloni, che per altro di Berlusconi era ministro, è stata chiara su questo punto”. Per lo stesso Tajani è sbagliato continuare a “chiedere gli esami del sangue ogni giorno a Giorgia Meloni”, ma soprattutto strumentalizzare le parole della premier, perché “gli eroi della libertà sono di tutti gli italiani”.
Sulle parole pronunciate dal presidente del Senato, Ignazio La Russa, riguardanti antifascismo e Costituzione, Tajani ha chiuso immediatamente il discorso con un secco: “Mi occupo di politica estera”. Ovviamente non poteva mancare un passaggio sul Pnrr, dove lo stesso ministro ha parlato del comportamento dell’Europa: “I fondi vanno spesi tutti, ma l’Europa deve essere flessibile, visto che la guerra e la pandemia hanno stravolto lo scenario”, ma in conclusione ha aggiunto che, sul punto del Pnrr tra le posizioni di Giorgia Meloni e di Guido Crosetto, “seguo la linea di Forza Italia”.