L’ex presidente peruviano Alejandro Toledo è stato estradato dagli Stati Uniti ed è tornato in Perù, dove affronterà l’accusa di corruzione perché avrebbe ricevuto milioni di dollari in tangenti, nell’ambito di in un gigantesco scandalo che ha coinvolto ben quattro ex presidenti.

Rientra in Perù l’ex presidente Toledo accusato di corruzione

Alejandro Toledo è tornato in Perù dagli Stati Uniti per affrontare accuse di riciclaggio di denaro e corruzione durante il suo mandato di presidente. Il 77enne, che è stato presidente del Perù dal 2001 al 2006, è ricercato dai pubblici ministeri peruviani che indagano su uno scandalo che coinvolge il conglomerato edilizio brasiliano Odebrecht. Toledo avrebbe ricevuto dalla società di costruzioni tangenti per 35 milioni di dollari per cui le autorità hanno chiesto una pena detentiva di 20 anni.

L’azienda ha riconosciuto di aver pagato i backhand in Brasile e in diverse altre nazioni dell’America Latina. Un giro di tangenti del cosiddetto scandalo “Car Wash”, che finora ha visto dozzine di politici e uomini d’affari dietro le sbarre.

Se le accuse – che l’imputato nega – saranno confermate dai giudici, Toledo probabilmente sconterà la pena all’interno di una base di polizia alla periferia della capitale Lima. Lì dove sono detenuti anche gli ex presidenti Alberto Fujimori e Pedro Castillo.

L’ex presidente peruviano Alejandro Toledo si è consegnato venerdì alle autorità statunitensi

Toledo si è arreso venerdì alle autorità statunitensi, ponendo fine a una battaglia legale contro la sua estradizione durata anni, iniziata nel 2019 quando è stato arrestato nella sua casa di Menlo Park, in California.

Economista di professione e con un dottorato alla Stanford University negli Stati Uniti, è diventato il secondo ex presidente peruviano ad essere estradato. Prima di lui Fujimori, che è stato estradato dal Cile e sta scontando una pena detentiva di 25 anni per violazione dei diritti umani.

Toledo è uno dei quattro ex presidenti legati allo scandalo di corruzione di Odebrecht che ha scosso la politica del Perù, con quasi tutti gli ex presidenti viventi ora sotto processo o sotto inchiesta. Alan Garcia si è sparato alla testa per evitare l’arresto nel 2019 ed è morto in ospedale.