Si chiude con un infortunio, la Liegi-Bastogne-Liegi 2023 per Tadej Pogacar. Il corridore sloveno al chilometro 85 è stato coinvolto in una caduta di gruppo e ha battuto violentemente il polso sinistro sull’asfalto. Il corridore dell’UAE adesso si prenderà il riposo programmato per poi rientrare in corsa il 14 giugno dal Giro di Slovenia in preparazione al Tour de France. Il talento classe 1994, prima di ripartire si concederà un viaggio negli Stati Uniti a Washington, dove è stato invitato dall’ambasciata francese negli States.
Pogacar, dopo la caduta, è stato trasportato in ospedale nella città di Gand per esami più approfonditi. Il dottore Adrian Rotunno – medico di base della UAE Emirates – ha spiegato che “Tadej ha avuto la frattura dello scafoide sinistro e delle ossa semilunare. Lo scafoide richiede l’operazione, e questa verrà effettuata oggi pomeriggio da uno specialista della mano a Gand”.
Con il ritiro anticipato, Pogacar dice addio ad alcuni record che avrebbe potuto raggiungere in caso di vittoria: lo sloveno infatti dice addio al possibile tris con l’Amstel Gold Race e la Freccia Vallone nello stesso anno come solo Davide Rebellin nel 2004 e Philippe Gilbert nel 2011 sono riusciti. Alla Liegi di oggi, non ci sarà l’attesissimo duello con Evenepoel che si aspettava ormai da mesi.
Infortunio Pogacar, rischio grosso. Parla il direttore Giannetti
Il direttore generale della UAE Emirates, Mauro Giannetti, ha spiegato ai microfoni l’accaduto della Rai:
Si andava molto veloce in discesa, Honoré ha avuto un doppio scoppio degli pneumatici e ha causato una caduta in cui sono rimasti coinvolti sia Tadej sia Laengen. La botta al polso sinistro è stata davvero forte. Anche se il polso fosse rotto, per fortuna non è nulla di veramente molto grave. Oggi Pogacar ha mostrato grande coraggio, è risalito in sella e ha proseguito. Il dolore era forte e continuare avrebbe potuto pregiudicare anche la funzionalità della mano. La salute viene prima di tutto, e vista la velocità l’infortunio avrebbe potuto avere conseguenze più gravi.