Secondo una consolidata e diffusa tradizione, la storia di San Giorgio risale a diversi secoli fa. Dalle fonti è emerso che Giorgio era nato in Cappadocia intorno il 280 da una famiglia Cristiana.
Ben presto Giorgio si trasferì in Palestina e si arruolò nell’esercito di Diocleziano. Nel 303, tuttavia, l’Imperatore emanò un editto di persecuzione nei confronti dei cristiani e Giorgio, anziché fuggire decide di professore la sua fede in Cristo davanti allo stesso Diocleziano.
Per via della sua fede, Giorgio fu costretto a subire terribili torture fino alla sua morte. Secondo le fonti, venne decapitato, probabilmente a Nicomedia nel 303 e sepolto a Lidda. Nella città, un tempo Capitale della Palestina, venne eretta pochi anni dopo una basilica in cui vengono conservati i resti di San Giorgio.
Oggi, San Giorgio viene celebrato come un Santo Martire e il suo culto è diffuso in quasi tutte le Chiese cristiane del mondo. Ad attestare la reale esistenza del Santo vi sono alcuni antichi documenti, tra i quali, un’epigrafe greca risalente al 368, rinvenuta ad Eraclea di Betania.
Di chi è il protettore San Giorgio?
Secondo la storia, furono i Crociati a trasformare la figura di san Giorgio martire in quella di un Santo guerriero, tanto che venne anche invocato come protettore di tutti i combattenti.
Sotto i Normanni, poi, il culto di San Giorgio si diffuse e si radicò fortemente anche in Inghilterra. Proprio in terra britannica, Re Edoardo III decise di istituire l’Ordine dei Cavalieri di San Giorgio nel 1348. Durante tutto il Medioevo, poi, le gesta di San Giorgio vennero citate nella letteratura epica del tempo.
Oggi, San Giorgio è considerato il protettore di cavalieri, dei militari, degli scout, degli schermitori e degli arcieri. Il Santo era tradizionalmente invocato contro la peste, la lebbra e contro i serpenti velenosi.
San Giorgio, inoltre, viene ricordato e celebrato tra i profeti anche dai musulmani. Con il passare degli anni, tuttavia, la festa liturgica di San Giorgio venne declassata dalla Chiesa Cristiana a semplice memoria facoltativa. Questa decisione non intaccò il culto dedicato al Santo che viene celebrato ancora oggi in diverse parti del mondo.
A partire dal 1996, poi, San Giorgio viene ricordato come il santo protettore delle “Guardie Particolari Giurate”.
San Giorgio patrono di quale città?
La festa liturgica di San Giorgio si celebra ogni anno il 23 aprile, sia secondo il culto cristiano, sia nei riti siro e bizantino. In Georgia, invece, Stato situato tra Europa e Asia che prende il nome proprio dal Santo, la festa in suo omaggio viene celebrata il 23 novembre.
In tutte le Chiese che prevedono il culto dei Santi, San Giorgio è considerato martire di Cristo fin dal IV secolo e proprio a lui sono dedicati edifici religiosi in tutto il mondo.
San Giorgio, inoltre, è patrono dell’Inghilterra, di intere Regioni spagnole, del Portogallo, della Lituania, mentre in Italia, è patrono di città quali Genova, Campobasso, Ferrara, Reggio Calabria e di numerosi altri paesi.
Fin dall’antichità, infatti, il Santo ha riscosso una grande venerazione popolare, tanto in Occidente, quanto in Oriente. Si ritiene, infatti, che un tempo, vi fossero diverse Chiese a lui dedicate anche a Gerusalemme, Gerico, Zorava, Beiruth, Egitto, Etiopia, Georgia mentre a Magonza e Bamberga pare vi fossero delle basiliche.
Anche a Roma vi è ancor’oggi la chiesa di San Giorgio al Velabro in cui è custodita la reliquia del cranio del martire palestinese, mentre a Napoli vi è la basilica di san Giorgio Maggiore.
Cosa rappresentano San Giorgio e il drago?
Come è già accaduto per altri Santi, anche la storia di San Giorgio è avvolta nella leggenda. Secondo la credenza religiosa, infatti, la sua figura ha la funzione di ricordare che il bene vince sempre sul male.
San Giorgio, infatti, si erge a simbolo della lotta contro il male nel momento in cui uccide il drago che rappresenta il male.
La sua leggenda, una delle più diffuse di tutto il medioevo, narra che Giorgio fosse un cavaliere errante di origini nobili, proveniente dalla Cappadocia, l’attuale Turchia.
Secondo la leggenda, il cavaliere di fede cristiana viaggiava sul suo cavallo bianco quando giunse nel regno di Silene, in Cirenaica. Tale regno era funestato dalla presenza di un terribile drago che poteva essere distrutto solo da sacrifici umani.
A salvare dalle fauci del mostro la figlia del re, fu proprio San Giorgio che, tuttavia, come ricompensa non accettò né onori né denari. L’unica volontà di San Giorgio fu che tutto il popolo del regno si convertisse al cristianesimo ricevendo il Battesimo.