Detrazione affitto studenti fuori sede: nel caso in cui uno studente iscritto ad un corso universitario presso un’università che si trova al di fuori del proprio luogo di residenza prenda in affitto un immobile, potrà beneficiare di una detrazione d’imposta all’interno della dichiarazione dei redditi.
Le spese sostenute per l’affitto da parte degli studenti fuori sede durante il corso dell’anno 2022, in particolare, consente a questi ultimi di usufruire di uno sconto sull’IRPEF dovuta in sede di presentazione della dichiarazione dei redditi 2023.
Senza perderci troppo in chiacchiere, dunque, andiamo subito a vedere in quali casi si possono portare in detrazione le spese sostenute per l’affitto dagli studenti fuori sede e come bisogna compilare il modello 730/2023 per poter beneficiare della detrazione fiscale di importo pari al 19% delle suddette spese.
Detrazione affitto studenti fuori sede: in quali casi si possono portare in detrazione le spese sostenute da studenti universitari?
Gli studenti che sono iscritti ad un corso universitario come fuori sede hanno la possibilità di usufruire di una detrazione d’imposta pari al 19%, fino ad un importo massimo complessivo di 2.633 euro, per quanto riguarda le spese sostenute per i canoni di locazione, per i canoni relativi ai contratti di ospitalità e per gli atti di assegnazione in godimento o locazione, relativi a contratti stipulati dagli studenti universitari stessi con i seguenti soggetti:
- gli enti per il diritto allo studio;
- le università;
- i collegi universitari legalmente riconosciuti;
- gli enti senza scopo di lucro;
- le cooperative.
La suddetta detrazione fiscale, in particolare, può essere riconosciuta in sede di presentazione della dichiarazione dei redditi 2023 anche agli studenti che sono iscritti ad un corso di laurea presso un’università che è situata al di fuori del territorio nazionale, a patto che la sua sede sia stabilita all’interno di uno degli Stati che appartengono all’Unione Europea oppure all’interno di uno degli Stati che hanno aderito all’Accordo sullo spazio economico europeo.
L’unica altra condizione che deve essere rispettata per vedere il riconoscimento del diritto di beneficiare della detrazione d’imposta pari al 19% delle spese sostenute per i canoni di affitto è che questi ultimi siano, per l’appunto, riconducibili ad un contratto di locazione stipulato dallo studente universitario con gli “enti per il diritto allo studio, università, collegi universitari legalmente riconosciuti, enti senza fine di lucro e cooperative“.
Qualora, invece, l’ente non sia tra quelli appena citati, allora lo studente universitario fuori sede dovrà procurarsi e farsi rilasciare un’apposita attestazione mediante la quale si evinca che l’ente con il quale stipula il contratto ha tutte le caratteristiche che vengono richieste dalla normativa vigente in materia.
Come compilare il modello 730/2023 per beneficiare di una detrazione fiscale del 19% sulle spese sostenute nel 2022
Gli studenti che hanno tutti i requisiti necessari per poter beneficiare della detrazione per l’affitto degli studenti fuori sede devono andare a compilare la “SEZIONE I – Spese per le quali spetta la detrazione d’imposta del 19, del 26, del 30, del 35 e del 90 per cento” del “QUADRO E – Oneri e spese” del modello 730/2023.
In particolare, i contribuenti interessati dovranno inserire il “codice 18” all’interno del “Rigo da E8 a E10” qualora abbiano sostenuto delle spese per i canoni di locazione con contratti che sono stati stipulati o rinnovati in base alle disposizioni che sono contenute all’interno della legge n. 431 del 9 dicembre 1998, la quale disciplina le locazioni ad uso abitativo, oppure con contratti di ospitalità o atti di assegnazione con enti senza scopo di lucro.
Il contratto di affitto, in particolare, deve essere stipulato da uno studente universitario che risulta iscritto ad un corso di laurea presso un’università che è situata in un Comune distante almeno 100 chilometri rispetto a quello in cui il soggetto ha la propria residenza e in una Provincia diversa.