Ignazio La Russa non ci sta e rispedisce al mittente falsità e offese sulle sue dichiarazioni a proposito del 25 aprile e dell’antifascismo. Dichiarazioni, a suo dire, oggetto di un clamoroso malinteso, alimentato da “chi non sa leggere le agenzie o vuole a tutti i costi polemizzare e offendere”. Il presidente del Senato annuncia anche di essere pronto a difendersi da calunnie e turpiloqui piovuti su di lui negli ultimi giorni.
Sto raccogliendo le dichiarazioni e i commenti vistosamente falsi e offensivi, diversi dal legittimo dissenso, per valutare ogni opportuna azione a tutela della mia onorabilità. Resto allibito di fronte allo stravolgimento della verità sulle mie parole.
La Russa prova così a ripercorrere la cronistoria delle sue dichiarazioni. Il punto è soprattutto spiegare quale fosse il suo riferimento sul tema dell’antifascismo in relazione alla Costituzione. L’ex ministro della Difesa cita il suo scambio di battute in Senato con due cronisti delle agenzie Ansa e Agi, a cui si è accostato un giornalista di Repubblica.
Le mie parole sono subito state riportate fedelmente dalle due agenzie che, riferendosi al voto non unitario appena concluso in Aula sulla mozione del centrodestra, erano testualmente queste: ‘la parola antifascismo non c’è nella Costituzione’, dando così ragione al senatore Lucio Malan. Aggiungevo, inoltre, di riconoscermi nei valori della Resistenza che sono espressi in positivo nella prima parte della Costituzione. Non sono quindi io a dover rettificare alcunché ma chi non sa leggere le agenzie o vuole a tutti i costi polemizzare e offendere.
Salvini sul 25 aprile: “Cosa farà La Russa? So quello che faccio io”
Anche Matteo Salvini è stato interpellato sulla questione La Russa: a margine della sua visita al Salone del Mobile di Milano, il vicepremier ha spiegato come celebrerà la ricorrenza.
Festeggerò la Liberazione del nostro Paese. Starò un po’ in famiglia e lavorerò come lavorerò il primo maggio e come lavoriamo ovunque siamo perché gli italiani ci pagano per farlo. Cosa farà La Russa il 25 aprile che metterà d’accordo tutti? Io so quello che faccio io.
Neppure il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha voluto dare ulteriore adito alle polemiche. Come il leader della Lega, il vicepresidente di Forza Italia ha dribblato le domande su La Russa e l’antifascismo.
Il 25 aprile è la festa della libertà, è la festa di tutti, io sarò a Roma alle Fosse Ardeatine a depositare una corona a nome del governo.