L’ultimo numero della rivista Die Aktuelle era uscito in edicola mercoledì e mostrava in copertina un’esclusiva mondiale. Il giornale tedesco aveva pubblicato un’intervista a Michael Schumacher, uno degli scoop più importanti degli ultimi anni. In realtà il colloquio tra la giornalista e il campione, però, non è mai avvenuto e la chiacchierata era semplicemente frutto dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale. A distanza di qualche giorno la rivista rende noto di aver licenziato la responsabile dell’intervista fake a Schumacher.
Falsa intervista a Schumacher, licenziata la responsabile
È stata la caporedattrice della rivista tedesca Die Aktuelle a organizzare e pubblicare sul giornale la falsa intervista a Michael Schumacher. Un’esclusiva, realizzata con l’aiuto dell’intelligenza artificiale, che aveva acceso l’opinione pubblica e incattivito la famiglia del campione. “La prima intervista!” titolava il settimanale, con l’immagine dell’ex pilota di formula1 sorridente e felice e corredato da una serie di sottotitoli ingannevoli. Una scelta studiata per far acquistare ai lettori la rivista. I fan non vedevano l’ora di leggere l’esclusiva mondiale rappresentata dalla prima intervista rilasciata da Schumacher dopo anni di calvario a seguito dell’incidente sugli sci avvenuto nel 2013.
Dichiarazioni sulla difficoltà vissuta negli ultimi anni e sull’importanza di avere accanto la famiglia. E poi un vero e proprio botta e risposta che sembrava quanto mai veritiero. Peccato però che si trattasse di un fake. Realizzata con l’intelligenza artificiale, non c’era nulla di vero rispetto a quanto scritto. E mentre la famiglia ha fatto sapere che agirà per vie legali, il gruppo media Funke annuncia il licenziamento della giornalista che ha ideato l’intervista.
Il comunicato della rivista
“Questo articolo di cattivo gusto e fuorviante non sarebbe mai dovuto apparire. Non corrisponde in alcun modo agli standard giornalistici che noi – e i nostri lettori – ci aspettiamo da un gruppo come Funke”, ha dichiarato Bianca Pohlmann, responsabile delle riviste del gruppo Funke. “Anne Hoffmann, responsabile della rivista dal 2009, giornalista e caporedattrice, è stata sollevata dalle sue funzioni a partire da sabato”, ha aggiunto, porgendo le sue “scuse” alla famiglia del leggendario pilota di Formula 1 tedesco.
Un capitolo triste per il giornalismo, che evidenzia anche la preoccupazione per lo sviluppo di un’ondata di disinformazione generata dai chatbot AI, in grado di produrre creazioni sempre più realistiche. Probabilmente la giornalista di Die Aktuelle pensava di riscuotere successo ma ha invece innescato solo sentimenti di rabbia e indignazione.
L’articolo era stato presentato come fosse “la prima intervista” dell’ex pilota, aggiungendo perfino “sensazione mondiale”, per attirare ancora di più i lettori. Solo con una scritta molto più piccola si precisava poi che “le risposte sembrano vere”. Una scelta che ha riservato alla rivista una pessima figura planetaria, piuttosto che il successo sperato.
La privacy di Schumacher
Nessuna intervista dunque, nessuna notizia da far trapelare. Michael Schumacher non appare in pubblico ormai da dieci anni. L’incidente sugli sci, in occasione della vacanza sulle Alpi francesi alla fine del 2013, gli ha provocato un grave trauma cranico, una lesione cerebrale e successivi problemi di salute. La famiglia del campione, oggi 54enne, ne sta proteggendo scrupolosamente la privacy, limitando le visite alle persone più vicine. Anche per questo non ha digerito l’intervista fake pubblicata sul giornale tedesco. Dal momento dell’incidente in poi, infatti, poche e sporadiche dichiarazioni sono state rilasciate rispetto allo stato di salute del pilota di formula1.
Delle sue reali condizioni di salute, allo stato attuale, non è dato sapere. Per questo i membri della famiglia Schumacher si sono detti sconvolti e all’agenzia di stampa Reuters hanno assicurato che perseguiranno legalmente il rotocalco.