Bloccata l’ordinanza di abbattimento dell’orso Mj5. È questa l’ultima notizia in ordine cronologico di una vicenda che è salita ad onor di cronaca da ormai diversi giorni. Il Tar di Trento, infatti, pochi minuti fa ha confermato la sospensione del provvedimento, mentre rimane in piedi l’ordine di cattura dell’animale.
Abbattimento orso Mj5, le parole di soddisfazione
A confermare lo stop all’abbattimento dell’orso ci ha pensato anche il presidente di Leal Gian Marco Prampolini. Queste le sue parole rilasciate alla stampa:
Con nostra grande soddisfazione, il Tar ha accolto il ricorso di Leal dello scorso 20 aprile e le motivazioni formulate dal nostro ufficio legale. È più che mai necessario mettere punti fermi a una follia di sterminio dei plantigradi perseguita dalla giunta Fugatti. Vogliamo anche contestare criteri di valutazione di pericolosità degli orsi considerati confidenti o ‘aggressivi’ in quanto vittime essi stessi in primis di azioni di disturbo spesso anche volontarie da parte di curiosi, escursionisti e ancora più spesso cacciatori e bracconieri.
Tra le altre cose, il numero 1 di Leal, ha evidenziato anche qualche dubbio rispetto alla dinamica di aggressione avvenuta lo scorso 5 marzo da parte dell’orso Mj5 nei confronti di un uomo, in Val di Rabbi, nel Comune di Malè.
Le dinamiche non sono chiare e lasciano aperta l’ipotesi che il cane fosse sciolto e, non controllato, abbia innescato la reazione dell’orso.
Cresce l’adesione alla petizione online per salvare l’orsa Jj4
Nel frattempo, continua a crescere a dismisura il numero di firme per quanto riguarda la petizione online lanciata da Oipa Trento per liberare l’orsa Jj4, quest’ultima responsabile della morte del runner Andrea Papi. Nel momento in cui scriviamo, la petizione ha raccolto ben 294.000 firme. All’interno della stessa, Oipa chiarisce che la richiesta è quella “dell’immediata liberazione dell’orsa JJ4 affinché possa tornare dai suoi cuccioli e sia salvata dall’abbattimento”.