Si fa sempre più fitta la storia del mancato rinnovo – almeno fino ad ora – di Charles Leclerc con la Ferrari. Il pilota monegasco è in scadenza con la Rossa al termine della stagione 2024: lui però, ha sempre giurato fedeltà al Cavallino Rampante e ha fatto sapere più volte che vuole vincere con la Ferrari e restare a vita a Maranello. C’è un mare di cose tra la realtà e i sogni.

Il noto giornalista Leo Turrini, sa sempre vicino a ciò che succede nelle mura di Maranello, negli ultimi mesi ha messo in guardia i tifosi della Ferrari su un possibile addio del pilota monegasco. Secondo le sue informazioni, l’attuale pilota della Ferrari è finito nel mirino di Toto Wolff che lo vede bene sulla Mercedes di Lewis Hamilton in caso di addio; sempre se quest’ultimo decidesse di dire addio alla Formula Uno. Tirrini, dalle pagine di quotidiano.net ha lanciato questa sua indiscrezione: “Che Leclerc stia parlando con Mercedes è il segreto di Pulcinella. Lo sanno tutti, dal garage remoto di Maranello all’Oceano Indiano“. E poi ha rassicurato tutti dicendo che: “Lewis non è mai stato vicino alla Rossa.”

Lapo Elkann in difesa dei piloti

In difesa dei ferraristi, è intervenuto Lapo Elkann. Il nipote di Gianni Agnelli e fratello del presidente Ferrari John – nonostante non ricopra nessun ruolo a Maranello – ha voluto difendere i piloti della Ferrari così che si possano concentrare sull’avvio del Mondiale di F1. L’imprenditore newyorkese è intervenuto per mettere a tacere queste voci: “Basta infastidire Carlos Sainz e Charles Leclerc con domande sbagliate! Stanno provando ad insinuare che Carlos andrà all’Audi e altre cose su Charles. Sono falsità e cose non vere.”

Infatti, negli scorsi giorni anche Carlos Sainz era stato accostato dal sito svizzero Blick all’Audi. Notizia prontamente smentita nonostante lo spagnolo sia in scadenza come Leclerc nel 2024. Lo stesso pilota, intervenuto a un evento con gli sponsor, ha negato il tutto:

Mi sorprende che si parli di questo nel 2023 per il 2026, quando io non ho ancora un accordo per il 2025. Mi stupisce che le persone si inventino queste cose. Da una parte mi fa ridere, dall’altra arrabbiare, perché si tratta di speculazioni inventate e non verificate prima della pubblicazione.