A due anni dal ritiro dalla Moto GP, Valentino Rossi è tornato a parlare del suo futuro in un’intervista a Repubblica. Archiviata la storia sulle due ruote, “Il Dottore” ha deciso di passare alle ruote dell’Endurance con un solo obiettivo in testa: la 24 ore di Le Mans. L’ex campione del mondo di Moto Gp, ha spiegato:
Non mi piace definire la 24 ore di Le Mans la mia ultima sfida sportiva, spero di no. Ho sempre avuto in mente di correre in macchina dopo le moto, ora bisogna capire dove potrò arrivare, quello che mi frega è che sono vecchio…
Il pilota marchigiano ha fatto sapere che è pronto ad allacciarsi le cinture: “Bmw crede nel mio progetto. Farò un test con l’Hypercar, dobbiamo solo decidere quando e dove“.
Rossi sul passato in MotoGP
Sempre nella sua intervista, Valentino Rossi ha trovato il modo anche per parlare del suo più grande amore, una MotoGP che non l’ha mai dimenticato. È lo stesso Dottore a sottolineare quanto il calore della gente sia ancora presente nelle strade quando incrocia i suoi fan:
Ancora oggi la gente mi chiede quando tornerò a correre in moto e ci rimangono male se dico loro che ho quasi 50 anni, allora rispondo che lo farò il prossimo anno. È un bell’impegno da gestire, ma ho capito che non cambierà mai, nemmeno quando smetterò di correre. Nella MotoGP abbiamo molti piloti forti, Bagnaia potrebbe diventare un trascinatore. Dopo di me il motociclismo è tornato a essere quello che era prima di me: uno sport per appassionati. Io, in qualche modo e per qualche motivo, ero riuscito a farlo conoscere alle nonne e ai bambini. Sinceramente non so il perché, forse è stato un insieme dei miei risultati e del mio carattere.”
Moto GP, insieme con la Mooney VR46
Valentino Rossi, infine, torna a parlare del Motomondiale e della sua Mooney VR46 dopo qualche bella soddisfazione:
Luca ora è pronto per essere sempre competitivo. Solo il fatto di non chiamarsi Rossi un po’ lo alleggerisce e caratterialmente siamo agli opposti. Lui può avere la sua personalità. Mi sono davvero emozionato alla vittoria di Bezzecchi, vi dico la verità. Fare una squadra e vincere in MotoGP non è scontato, in tanti non riescono mai. Inoltre, come anche Bagnaia, è un mio pilota nell’Academy e quello triplica le emozioni.”