La Nato sceglie di esporsi in prima battuta aprendo all’ingresso dell’Ucraina mentre continuano i bombardamenti nella guerra con la Russia. Uno scenario che ha scaturito immediatamente forti reazioni da tutte le parti coinvolte, sottolineando da un lato la necessità di trovare l’appoggio degli Alleati e dall’altro la volontà di porre fine al conflitto bellico con Mosca.
Nel mezzo, non poteva mancare la reazione della Russia che ha subito lasciato intendere che un avvicinamento di questo tipo tra Ucraina e Nato sconvolgerebbe ancor di più gli equilibri di un conflitto di cui ormai si fa fatica a stimare un epilogo. Sono i temi più accesi della guerra che sul fronte Occidentale continua a destare scalpore per i fatti relativi ai leaks del governo americano su cui si discute ancora.
Ucraina, Stoltenberg sull’ingresso nella Nato: “Tutti d’accordo”
Ad evidenziare le intenzioni della Nato di accogliere l’Ucraina tra i Paesi membri è stato Jens Stoltenberg che non ha lesinato le sue dichiarazioni in merito a una volontà generale di abbracciare Kiev. Il segretario generale della Nato ha infatti parlato di un interesse allargato a tutti i Paesi alleati, auspicando anche a una rapida liberazione dei territori ucraini dalle forze militari russe.
Ecco le sue parole:
Tutti gli alleati sono d’accordo sul fatto che l’Ucraina debba entrare a far parte della Nato. Sono fiducioso nel fatto che gli ucraini saranno in grado di liberare altri territori. Una delle principali questioni affrontate qui oggi è stata quella delle capacità, dei sistemi e delle forniture di cui gli ucraini hanno bisogno per riprendere altri territori.
A lui, si è unito il segretario alla Difesa statunitense, Loyd Austin, che nel corso del suo intervento durante l’undicesima riunione del Gruppo di contatto, ha ricordato il ruolo degli Alleati all’interno del conflitto bellico. Stando alle sue parole, gli episodi della guerra sono tutti imputabili all’atteggiamento di una Russia che pensava di poter attaccare i territori ucraini senza trovare la reazione immediata di tutto l’Occidente:
La guerra scelta da Putin non è avvenuta a seguito dell’espansione della Nato. La guerra di Putin si è convertita nella causa dell’espansione della Nato. Mosca pensava che l’Ucraina non avrebbe osato reagire, ma l’Ucraina è rimasta salda con l’aiuto dei suoi partner. Putin pensava che la nostra unità si sarebbe infranta, ma la brutale guerra scelta dalla Russia ci ha solo uniti.
La reazione di Mosca
Parole che arrivano prorompenti sullo scenario bellico e che naturalmente non poteva lasciare in silenzio il fronte russo. È Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri che ha voluto prendere la parola rivolgendosi direttamente alla Nato. Secondo le sue parole, l’intervento di Stoltenberg è pericoloso e l’avvicinamento tra le parti non potrà provocare altro che al “collasso” degli equilibri europei:
La Nato è decisa a sconfiggere la Russia in Ucraina e per motivare Kiev promette che il paese potrà essere accolto nell’Alleanza dopo la fine del conflitto. Tali dichiarazioni sono miopi e semplicemente pericolose. Questo potrebbe portare al collasso totale del sistema di sicurezza europeo.
Un botta e risposta diplomatico a cui purtroppo continuano a fare eco i bombardamenti che stanno sconquassando le due città, in primis quelle ucraine. Nel frattempo Zelensky ha ribadito in mattinata l’esigenza di fare fronte comune per liberare tutti i territori dagli assalti russi.