La Corte Suprema Usa mantiene l’accesso alla pillola abortiva, bloccando le restrizioni precedentemente imposte. La decisione, che era molto attesa, è arrivata nel pomeriggio di venerdì 21 aprile a Washington. Rappresenta una vittoria per il Presidente Joe Biden, che infatti si era opposto al divieto di utilizzo della pillola.

Corte Suprema Usa mantiene l’accesso alla pillola abortiva: la decisione dei giudici

I giudici, in un breve testo, hanno quindi deciso di accogliere la richiesta d’urgenza del dipartimento Giustizia e della casa farmaceutica Danco Laboratories, produttrice del mifepristone, ossia lo steroide usato per l’interruzione di gravidanza. Di fatto è stata respinta la decisione del giudice conservatore del Texas Matthew Kacsmaryk e anche le successive limitazioni della Corte d’Appello. Questo è un enorme risultato per i sostenitori del diritto all’aborto, da quando l’anno scorso la Corte Suprema ha soppresso a livello federale il diritto all’interruzione di gravidanza, stabilito nel 1973.

La votazione

La Corte Suprema è formata da 9 giudici, sei conservatori e tre progressisti. I conservatori Samuel Alito e Clarence Thomas hanno espresso pubblicamente parere contrario al mantenimento dell’accesso alla pillola abortiva. Però al momento non è chiaro se la votazione finale sia stata effettivamente di 7 a 2. Infatti la decisione potrebbe essere stata approvata anche con un 5-4. In questo caso altri due giudici potrebbero essere stati contrari, senza rendere pubblica la propria posizione.

Pillola abortiva, Biden: “Continuerò a contrastare questo attacco alle donne”

Il presidente USA Joe Biden ha commentato con queste parole la scelta dei giudici:

Per decisione della Corte Suprema il mifepristone resta disponibile e riconosciuto come sicuro e efficace mentre noi proseguiremo questa battaglia nei tribunali. Io continuerò a contrastare questo attacco politicizzato alla salute delle donne. Ma sia chiaro, il popolo americano deve continuare a usare il proprio voto per avere voce, e eleggere al Congresso chi approverà una legge che reintrodurrà le protezioni garantite dalla Roe v. Wade

cioè la sentenza che nel 1973 riconobbe il diritto all’interruzione di gravidanza.

La Casa Bianca aveva fatto sapere di considerare “devastante” il divieto di accesso alle pillole abortive nel Paese.

Gli Stati Usa che vietano l’aborto

Mentre la Corte Suprema ha bloccato la decisione di una corte statale di limitare l’accesso alla pillola abortiva con mifepristone, in realtà già molti Stati vietano l’aborto e in diversi casi l’accesso alla pillola abortiva è limitato. Tredici stati hanno vietato tutti gli aborti, altrettanti quelli che limitano la prescrizione a distanza della pillola. Sono venticinque invece quelli che la prevedono.

Questi gli Stati che hanno vietato tutti i tipi di aborto:

  • Texas, Alabama, Mississippi, Louisiana, Oklahoma, Tennessee, Arkansas, West Virginia, Kentucky, Missouri, South Dakota, Wisconsin e Idaho.

Mentre gli Stati che limitano la pillola in telemedicina sono:

  • Florida, Georgia, South Carolina, North Carolina, Kansas, Arizona, Utah, Nebraska, Ohio, Indiana, Iowa, Wyoming, North Dakota.

Mentre quelli che non limitano l’accesso alla pillola con prescrizione a distanza:

  • Alaska, Maine, Vermont, New Hampshire, Washington, Montana, Minnesota, Illinois, Michigan, New York, Rhode Island, Massachusetts, Pennsylvania, New Jersey, Connecticut, Oregon, California, Nevada, Virginia, Maryland, Delaware, Washington Dc, Hawaii, New Mexico, Colorado.