TRAGEDIA BETTOLA – Nel pomeriggio di oggi venerdì 21 aprile 2023, si è verificato un tragico infortunio agricolo in Val Nure, dove un uomo di 32 anni è morto in località Murlo di Missano ha perso la vita, nel Comune di Bettola (Piacenza).

Il 32enne è stato trovato morto a terra in un bosco dove stava tagliando alcune piante. Il decesso sarebbe avvenuto dopo essere rimasto schiacciato da un tronco che lo ha colpito.

Tragedia Bettola, ragazzo di 32 anni muore a Missano schiacciato da un tronco

A dare l’allarme sono stati i familiari del giovane, che lo attendevano per il pranzo e non lo hanno visto rientrare in casa.

Sul posto sono arrivati i soccorsi del 118, con l’ambulanza della Croce Rossa di Farini, l’auto infermieristica e anche l’eliambulanza da Parma. I tentativi di rianimare l’uomo purtroppo, sono stati vani. Presenti sul luogo dell’accaduto, anche i Vigili del Fuoco del Nucleo SAF (Speleo Alpino Fluviale), insieme ai Carabinieri, a cui è affitto il compito di ricostruire l’accaduto, alla Polizia provinciale e al personale della Medicina del Lavoro dell’AUSL.

Tutto quello che è successo è ancora in fase di accertamento.

I Vigili del Fuoco si sono occupati di recuperare la salma, dell’uomo per cui purtroppo, non c’è stato nulla da fare.

Chi era la vittima, Fabrizio Agnelli

La vittima si chiamava Fabrizio Agnelli e aveva 32 anni. Dopo essere stato schiacciato da un grosso tronco ha perso la vita.

Stando alle prime informazioni raccolte, Fabrizio era impegnato in alcune operazioni di potatura. Improvvisamente, è avvenuto il drammatico incidente. Le cause per qui la. tragedia sarebbe avvenuta, sono ancora in fase di accertamento.

L’ambulanza arrivata da Parma sul posto, non è servita a nulla. I sanitari non hanno potuto fare diversamente che constatare il decesso dell’uomo.

Le indagini per ricostruire l’accaduto sono affidate ai Carabinieri.

Il dolore e le condoglianze alla famiglia sui social

Una volta appresa la notizia, su Facebook è partita una valanga di commenti di persone addolorate che hanno commentato il tragico fatto e hanno fatto le condoglianze alla famiglia della vittima.

Patrizia Sala scrive: «La terra ti sia lieve ❤️».

Maria Teresa Ertola commenta: «Sentite condoglianze a tutta la sua famiglia..????????????».

Tiziana Molinelli si unisce al dolore dei familiari: «Mi addolora immensamente questa tragedia conoscendo la pericolosità di tutto cio’ sono consapevole di quello che rischia mio marito ogni volta e mi ritengo molto fortunata sono vicina alla famiglia con il cuore e veramente molto dispiaciuta 

Sentite condoglianze ????????????????????».

Questo il commento di Bruna Galli: «Mi sento vicina ai famiglìari nel dolore per la tragica perdita del fìglio…vi ricordo con la preghiera..».

Lina Vecchia dice: «Sentite condoglianze ai familiari tutti ????????????????????????????????????».

Le parole del sindaco Paolo Negri. Rinviata la Festa Contadina

Paolo Negri, primo cittadino del comune dell’Alta Valnure, si è fatto portavoce del pensiero di una intera comunità, addolorata dalla scomparsa di un giovane volenteroso: «Tutta Bettola è sconvolta da quanto successo».

Fabrizio, gestiva con suo papà Ugo (fino a poco tempo fa Presidente provinciale di Coldiretti Piacenza e attualmente segretario di Bettola), e la madre Maria Luisa Sartori, l’azienda agricola a Fornace di Massano di Bettola. La loro realtà biologica va avanti da oltre vent’anni, e contribuisce anche alla produzione di foraggio per gli animali. Di tre figli, Fabrizio è stato l’unico a voler proseguire l’attività dei genitori. Era andato a convivere con la fidanzata a Bettola. Era solito vederlo nel capoluogo nel fine settimana, insieme agli amici del paese.

Ecco cosa ha detto il sindaco Negri a riguardo: «Fabrizio portava avanti la vocazione di famiglia e del nostro territorio. La sua è una storica famiglia agricola di Bettola. Tutta la popolazione è attonita, siamo rimasti senza parole di fronte ad un fatto del genere».

Per quanto accaduto, il Comune ha deciso di rinviare la Festa Contadina, inizialmente in programma domenica prossima 30 aprile 2023: «Non ce la sentiamo in questo momento di celebrare questa ricorrenza così legata al mondo agricolo, perché la famiglia Agnelli è proprio l’anima di ogni iniziativa di questo genere sul nostro territorio. Sono sempre stati in prima linea. Non è il sindaco che parla, ma da parte di tutta la comunità bettolese sentiamo il bisogno di rimanere vicini alla famiglia».

Roberto Gallizzoli, Direttore dell’associazione Coldiretti Picenza ha detto: «Una famiglia legatissima alla Coldiretti alla montagna, piena di amore e di valori. È una notizia che ci addolora profondamente. Fabrizio come i suoi genitori lavorava duramente per valorizzare le nostre terre, tutti lo ricordano per l’educazione e la disponibilità».

Ha parlato anche Don Stefano Segalini, affranto per il dramma accaduto a Murlo. Ecco la riflessione del sacerdote, che fino a poco tempo fa era Consigliere ecclesiastico della stessa associazione agricola: «La mia preghiera per Fabrizio. è stata un po’ distratta dal pensiero di un papà e di una mamma, che conosco bene, perché umanamente credo che sia il dolore più grande la morte di un figlio. Come genitore dai la vita per i tuoi figli, scommetti su di loro, in loro vedi la continuità in qualche modo della tua vita. Fabrizio era rimasto lì, sui monti, a lavorare e portare avanti ciò che i suoi genitori hanno iniziato. Aveva alle sue spalle il loro sostegno, la loro sapienza, ma la storia è andata così. Possiamo dire che è stata la sfortuna o qualcos’altro, ma non ci restituisce la tua vita, anche se trovassimo la ragione, la causa. Purtroppo sul lavoro ogni giorno abbiamo morti di giovani e meno giovani, ma la domanda rimane sempre una per chi perde un figlio, un fratello, un amico, un collega: perché la morte, e poi una morte così? È una domanda. quella della morte che da sempre interroga l’uomo, perché è un fatto che non possiamo toglierlo. Come cristiani sappiamo che non è l’ultima parola sulla nostra vita, perché siamo destinati alla vita eterna. Certo noi vorremo il più possibile i nostri cari con noi, certe volte avremmo voluto cambiare l’ordine delle “partenze” ma non è in nostro potere. A noi sta il cercare di vivere ogni giorno come un dono, non scontato, far fruttare al meglio i doni che abbiamo, non lasciare al domani il bene».