Aggredita psichiatra a Pisa. Autore della violenza è un uomo che non è stato ancora riconosciuto dalle forze dell’ordine, pare si fosse appostato fuori dall’ospedale in attesa della donna per poi compiere il gesto. La dottoressa è in prognosi riservata.

Aggredita psichiatra a Pisa

Un pestaggio in piena regola quello fuori dall’Ospedale Santa Chiara di Pisa. Ad essere aggredita è la psichiatra Barbara Capovani, 55 anni, responsabile della Psichiatria territoriale. Dalle prime ricostruzioni effettuate dalla polizia sembra si sia trattato di un vero e proprio agguato nei confronti del medico. L’aggressore aspettava fuori dal nosocomio l’uscita della psichiatra per poi picchiarla. Il pestaggio è avvenuto vicino all’Unità funzionale Salute Mentale. Le forze dell’ordine sono arrivate fuori dall’ospedale nel pomeriggio del 21 aprile, verso le 18.30. Le condizioni del medico sono gravi, la donna è stata portata all’ospedale Cisanello ed è in prognosi riservata.

La ricostruzione dell’aggressione

Dopo l’aggressione del pomeriggio è intervenuta la polizia. Una persona presente durante le violenze avrebbe aiutato le forze dell’ordine fornendo la propria versione dei fatti su quanto accaduto fuori al Santa Chiara. Le prime ricostruzioni permettono di dire che l’autore della violenza di oggi pomeriggio è un uomo, vestito di nero. L’aggressore ha pedinato ed atteso la psichiatra fuori l’ospedale. Quando la donna è uscita dall’edificio l’uomo l’ha aggredita fisicamente. Inoltre l’uomo ha usato un corpo contundente per ferire la psichiatra. Dopo il pestaggio, l’aggressore è fuggito. Le forze dell’ordine sono a lavoro per capire cosa sia successo più nello specifico e per trovare l’uomo colpevole dell’aggressione.

Operata, è in condizioni critiche

La dottoressa Capovani è stata operata e le sue condizioni rimangono critiche. Nel bollettino diramato il 22 aprile, l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana ha comunicato che la prognosi resta riservata:

Nonostante le procedure chirurgiche e anestesiologico-rianimatorie messe subito in atto il quadro rimane grave. La prognosi è riservata. Il prossimo aggiornamento sulle sue condizioni cliniche ci sarà fra 24 ore.

Nel frattempo continuano le indagini della Polizia di Pisa per rintracciare l’aggressore.

Le reazioni

Il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, Filippo Anelli, ha descritto quanto accaduto come un atto gravissimo:

La violenza perpetrata a Pisa nei confronti della collega responsabile dell’unità funzionale di Salute Mentale Adulti dell’ospedale Santa Chiara è un atto gravissimo, che ci addolora nel profondo e che ci riporta alla mente il barbaro assassinio della psichiatra Paola Labriola. In queste ora siamo tutti vicini alla collega, perché riesca a farcela, alla sua famiglia, e anche ai sanitari dell’ospedale, all’Ordine dei Medici di Pisa e al suo Presidente, Giuseppe Figlini.

Il segretario della Fnomceo Roberto Monaco, che è anche presidente dell’Ordine dei Medici di Siena, osserva che

solo nell’ultimo anno in Toscana si sono contate 1.258 aggressioni a medici e operatori degli ospedali, di cui 935 verbali e 323 fisiche, con conseguenti 193 denunce per infortuni. Quasi un episodio di violenza fisica al giorno. Dobbiamo proteggere i nostri operatori, prevenendo la violenza sia direttamente, rendendo sicuri ospedali e ambulatori, sia con un’opera di educazione e informazione ai cittadini.

Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ha pubblicato sulla sua pagina Facebook un post di vicinanza alla dottoressa Capovani:

Episodio gravissimo, i nostri sanitari stanno facendo tutto il possibile per curare la Dottoressa aggredita. Grazie alle forze dell’ordine impegnate a ricostruire l’accaduto, spero venga al più presto arrestato l’ignobile aggressore e assicurato alla giustizia pagando per questo atto vigliacco e inaudito. Esprimendo il mio profondo dolore dico anche che dobbiamo fare tutti di più per tutelare i nostri operatori sanitari e il loro quotidiano immane sacrificio. Ma in questo momento non posso che dire: forza Dottoressa!