Dove andrà La Russa il 25 aprile. Ecco cosa farà il presidente del Senato il prossimo martedì, in occasione della Festa della Liberazione, il presidente del Senato sarà alle 9 all’Altare della Patria. Poi andrà a Praga.

Dove andrà La Russa il 25 aprile

Una giornata ricca d’impegni quella di martedì 25 aprile per Ignazio La Russa. In occasione della Festa della Liberazione, il presidente del Senato, Ignazio La Russa sarà all’Altare della Patria alle ore 9. Alle 12:15 interverrà alla Riunione dei Presidenti dei Parlamenti dei Paesi Membri dell’Unione europea a Praga. A seguire, alle 15, la seconda carica dello Stato parteciperà alla commemorazione e deporrà una corona al Monumento di Jan Palach Piazza San Venceslao. Infine, alle 16.30 sarà al Campo di concentramento di Theresienstadt sempre nella capitale della Repubblica Ceca.

Foto di una commemorazione per Jan Palach negli scorsi anni. EPA/MARTIN DIVISEK

Il 25 aprile di La Russa: aveva anticipato il suo programma

Un 25 aprile che metta d’accordo tutti. Così Ignazio La Russa aveva raccontato a Repubblica anticipando abbondantemente i suoi programmi per il giorno della Liberazione. Un programma che è stato reso noto oggi ed è stato accolto da diverse polemiche, soprattutto in merito al viaggio in Repubblica Ceca della seconda carica dello Stato. La partenza verso la capitale ceca e la presenza del presidente del Senato arriva a poche ore dalla polemica sulla mozione dei giorni più importanti per la Repubblica italiana e sulla presenza della parola ‘antifascismo’ nella Costituzione.

La risposta di Ignazio La Russa alle polemiche

Tante polemiche nei confronti della seconda carica dello Stato che oggi ha voluto rispondere e chiarire quello che è stato detto nella giornata di ieri. La Russa dichiara in una nota di aver letto l’articolo di Repubblica con richiamo in prima pagina dal titolo ‘L’antifascismo non è nella Costituzione” Poi ha aggiunto: “Il mio 25 aprile? Metterò d’accordo tutti. Ringrazio il giornalista Emanuele Lauria che ha lecitamente trasformato in ‘colloquio’ un veloce scambio di parole avvenuto ieri alla buvette del Senato e ripreso in maniera corretta e testuale dall’agenzia di stampa Ansa“. Il presidente del Senato insiste nella nota: “Mi preme però sottolineare che, come riportato anche dalla stessa agenzia, il mio riferimento non era ‘all’antifascismo’ ma all’assenza in Costituzione della ‘parola antifascismo’, essendo i valori della Resistenza, a cui mi sono esplicitamente richiamato, espressi in positivo nella prima parte della Costituzione“. Fatta la correzione, La Russa conclude: “Il 25 aprile ho modificato gli impegni internazionali assunti da tempo e sarò all’Altare della Patria a fianco del Presidente della Repubblica”.

Polemiche e rabbia

La presenza all’Altare della Patria assieme al presidente della Repubblica Sergio Mattarella delle ore 9 non salva la seconda carica dello Stato dalle polemiche. Le critiche avvengono dopo la dichiarazione di La Russa sulla presenza della parola ‘antifascismo’ nella Costituzione. Condanna le parole di La Russa Alessandro Zan, componente della segreteria nazionale del Partito Democratico con delega ai diritti, su Twitter: “La Russa: ‘L’antifascismo non è in Costituzione’. La Costituzione: ‘E’ vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista”. Siamo al negazionismo. La Russa è sempre più imbarazzante e inadeguato“. Anche il coportavoce di Europa Verde Angelo Bonelli ha condannto le parole di Ignazio La Russa definendolo “La vergogna delle istituzioni, che non conosce la XII disposizione della Costituzione. I fascisti al governo: Umiliazione degli studenti come metodo insegnamento, Sostituzione etnica. Giorgia Meloni anche oggi difenderà i suoi sodali?

Fratoianni: “Italiani costretti ad assistere a sitcom ‘il camerata La Russa’”

Molto critico anche Nicola Fratoianni di Sinistra Italiana: “Oggi gli italiani sono stati costretti ad assistere ad un’altra puntata imbarazzante della Sitcom ‘Il camerata Larussa’. Oggi scopriamo che nella Costituzione non c’è l’antifascismo” poi continua “Se non fosse la seconda carica dello Stato si potrebbe affermare che siamo di fronte alla reincarnazione del Galeazzo Musolesi delle Sturmtruppen. Ma appunto è il Presidente del Senato che con un ardimentoso sprezzo del ridicolo fa a pezzi la credibilità delle nostre istituzioni, dimostra ancora una volta la sua ignoranza storica e il suo disprezzo per le Istituzioni della nostra Repubblica. Continua ad annunciare che il 25 aprile farà una cosa che metterà d’accordo tutti?“.

La nota dell’ufficio

Emiliano Arrigo, portavoce del presidente del Senato, Ignazio La Russa sottolinea oggi pomeriggio che in questi giorni il presidente del Senato ha ripetutamente affermato di condividere i valori della Resistenza: “vista come superamento di una dittatura“.