L’intelligence militare ucraina avrebbe pianificato di condurre un attacco segreto contro le forze russe che operano in Siria con l’aiuto dei curdi: è quanto emergerebbe dai documenti del Pentagono trapelati le scorse settimane.

In particolare, l’obiettivo della missione era distruggere il gruppo mercenario filorusso Wagner, attivo sia in Ucraina che in Siria. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky scelse però di abortire questa spedizione, bloccando immediatamente l’operazione militare.

I documenti trapelati, datati fine gennaio, descriverebbero nel dettaglio il possibile piano di azione che la Direzione principale dell’intelligence, di concerto con l’agenzia di intelligence militare del Ministero della Difesa ucraino, avrebbe potuto intraprendere per effettuare un attacco in Siria che avrebbero fornito all’Ucraina una plausibile deresponsabilizzazione nel conflitto interno.

Ricordiamo che i documenti trapelati fanno parte di una serie di file militari e di intelligence statunitensi altamente segreti, apparsi sul social network Discord. Il 13 aprile gli Usa hanno arrestato un 21enne dell’Air National Guardsman, sospettato di aver divulgato i documenti (si attende esito del processo, la cui sentenza definitiva è in programma nelle prossime settimane). Un altro documento classificato suggeriva inoltre che la Cina avesse rifiutato una richiesta di armi da parte del gruppo Wagner, secondo quanto riportato dal Financial Times.

Attacco aereo contro Kiev

La Russia ha lanciato un attacco aereo con droni contro Kiev e l’Oblast’ centrale di Poltava durante la notte tra giovedì e venerdì: lo dichiarano le amministrazioni regionali, che riportano danni alle infrastrutture civili.

Dopo una tregua di 25 giorni, la capitale ha subìto un altro attacco aereo da parte del nemico

Amministrazione militare di Kiev su Telegram

Scorrendo il post, pubblicato su Telegram, si legge che otto droni russi sono stati rilevati e abbattuti vicino a Kiev. L’amministrazione ha anche detto che i droni erano probabilmente di nuova fabbricazione e riconducibili alle forniture iraniane. Per quanto concerne l’aggressione di Poltava, un vasto incendio ha interessato alcuni edifici residenziali, senza fortunatamente provocare vittime.