Non è la prima volta che si parla di un aumento in busta paga, da tempo le migliori previsioni prevedono più soldi per i lavoratori. Tuttavia, l’ultima novità prevista nella Riforma fiscale dovrebbe riguardare nuove detrazioni IRPEF per i lavoratori con figli.

A tutt’oggi non esistono conferme ufficiali, ma si parla di un aumento (quasi) certo che dovrebbe arrivare “a stretto giro” di posta per tanti italiani.

L’obiettivo è quello di garantire un maggior potere d’acquisto alle famiglie. Per questo, molto probabilmente con decorrenza dal 2024, arriveranno nuovi aumenti nello stipendio, in favore dei lavoratori con figli.

In sostanza, la diminuzione dell’IRPEF permetterà di godere di una maggiore disponibilità liquida e, quindi, di un aumento dello stipendio.

Quanto aumenta la busta paga con un figlio a carico?

La regola generale riportata dall‘Agenzia delle Entrate disponibile nella sezione “detrazioni per figli a carico“, prevede che se una famiglia è composta da più di un numero di tre figli a carico, la detrazione per i figli a carico aumentano di 200 euro per ogni figlio, a partire dal primo. Per il figlio con disabilità (legge n. 104 del 1992), viene previsto un ulteriore beneficio pari a 400 euro.

Tuttavia, la norma citata innanzi, il riferimento innanzi citato porta alle nuove disposizioni promosse dal Governo Meloni, deciso ad affrontare il problema delle nascite nel Paese. A partire dal 2024 tra i programmi dell’Esecutivo una serie di iniziative volte a garantire maggiori sostegni per le famiglie numerose.

Sul piano della famiglia sarà introdotta una nuova detrazione sui figli. Non è tutto. Il governo italiano, per la realizzazione del nuovo progetto votato alla crescita della famiglia con figli, dovrà modificare le norme contenute nell’assegno unico universale. Infatti, l’introduzione della misura ha annullato le detrazione per i figli.

Aumento stipendi 2023: come funzionerà la detrazione per i figli?

Si tratterebbe di una sostanziale promozione della famiglia, un intervento sull’IRPEF che andrebbe a totale vantaggio dei lavoratori con almeno due figli a carico.

Eppure, stavolta la detrazione da due figli dovrebbe attestarsi su una soglia minima del 50 per cento fino a poter raggiungere la misura di circa il 60 per cento.

Una prospettiva maggiore con tre o più figli, in questo caso, si presume una detrazione IRPEF nella misura del 100 per cento. Non sfugge che con quest’ultima ipotesi non scatterà alcun pagamento d’imposta.

Una strategia che porterà un sostanziale aumento in busta paga grazie all’applicazione della detrazione per i figli.

Chi potrà richiedere la detrazione IRPEF per i figli?

È ancora lontano il giorno in cui andrà in vigore la detrazione IRPEF per i figli, il provvedimento non è ancora ufficiale.

Dalle prime indiscrezioni sul documento che dovrebbe trovare spazio nella Riforma fiscale, emerge che l’agevolazione IRPEF non sarà utilizzabile dal monogenitore.

In presenza di separazione o divorzio, il beneficio spetterebbe al genitore che risiede stabilmente con i figli. Oltretutto, l’aumento in busta paga attraverso la detrazione per i figli verrebbe riconosciuta fino al compimento dell’età di 14 anni.

Anche per questa misura, il governo italiano manterrà un regime di prudenza e coerenza. È possibile che il provvedimento sia oggetto di forti correttivi, come non si esclude un blocco totale per l’eccesso stanziamento di risorse.

Eppure, stavolta a rischiare potrebbe essere l’assegno unico universale.

Secondo numerosi esperti, l’Esecutivo vorrebbe fortemente introdurre questa tipologia di intervento per le famiglie nella Riforma fiscale, anche rinunciando all’assegno universale per i figli.

La Lega, diversamente, punterebbe a rimodulare la detrazione per i figli con l’inserimento di un tetto di almeno 10.000 euro annui e lascerebbe inalterato l’assegno universale.

Cosa accadrà nello stipendio con la Riforma Meloni?

Come detto, la misura è ancora al vaglio dei relatori, per cui sarebbe azzardato tirare le somme sull’aumento degli stipendi. A questo punto, non resta che attendere l’ufficialità del provvedimento, per capire i limiti e gli intoppi della sottoscrizione del nuovo aumento dello stipendio per i lavoratori con figli.