Un nuovo bonus contributivo e il taglio del cuneo fiscale è stato annunciato dal ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti. La misura è attesa per l’aumento degli stipendi a partire da maggio 2023, sia per i lavoratori del settore privato che per i dipendenti del pubblico impiego. Il nuovo bonus arriverà per decreto nei prossimi giorni e interesserà, nel dettaglio, i dipendenti con redditi medi e bassi. Intanto è scontro sulle cifre: per la Banca d’Italia, infatti, l’aumento degli stipendi per tutto l’anno 2023 si attesterà sui 200 euro complessivi, per Giorgetti si tratterà di un aumento più consistente. L’ipotesi è quella di un taglio di uno o di un paio di punti percentuali rispetto al bonus contributivo già operativo pari al 2 e al 3 per cento, confermato dalla legge di Bilancio 2023.
Nuovo bonus contributivo, di quanto aumenteranno gli stipendi?
In arrivo un nuovo bonus contributivo che contribuirà a tagliare il cuneo fiscale degli stipendi dei lavoratori a reddito medio e basso. Ad annunciarlo nella giornata di oggi, 20 aprile, è stato il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, che chiarisce che il taglio potrebbe essere di due punti percentuali per alcune fasce di reddito. Il meccanismo, introdotto da Mario Draghi nel precedente governo partendo da un taglio dello 0,8% nelle buste paga di gennaio 2022, consente ai lavoratori di avere un aumento degli stipendi mediante la riduzione della quota dei contributi previdenziali a proprio carico. La percentuale è salita, nel corso della scorsa estate, al 2% per i redditi fino a 35mila euro lordi all’anno, per poi essere rivista ancora ancora nella legge di Bilancio 2023.
Nuovo bonus contributivo, col taglio del cuneo fiscale su le buste paga fino a 35mila euro
Attualmente, per effetto del bonus contributivo, i redditi dei lavoratori fino a 25mila euro beneficiano di un taglio del cuneo fiscale del 3%, con conseguente aumento dell’importo netto in busta paga. Al di sopra di questa soglia, e fino a 35mila euro lordi all’anno di reddito, il bonus contributivo è pari al 2%. Giancarlo Giorgetti ha annunciato che il bonus, per alcune fasce di reddito, potrebbe essere incrementato di due punti percentuali. Se così fosse per la fascia fino a 25mila euro, si arriverebbe al 5% di taglio del cuneo fiscale, mediante la riduzione dei contributi previdenziali in busta paga a carico dei lavoratori.
Di quanto aumentano gli stipendi? Le stime della Banca d’Italia
Intanto è scontro sulle cifre del bonus contributivo tra il ministero dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, e la Banca d’Italia. La banca centrale, infatti, stima che la nuova misura a favore dei redditi medi e bassi si tradurrebbe in un aumento degli stipendi che non andrebbe oltre i 200 euro per le mensilità fino alla fine del 2023. Come spiegato da Sergio Nicoletti Altimari, Capo Dipartimento della Banca d’Italia in audizione sul Documento di economia e finanza 2023, “con le ipotesi di invarianza delle soglie di applicazione già in vigore e di avvio dei nuovi sgravi fiscali, si aumenterebbe il reddito disponibile mediamente di circa 200 euro nell’anno”.
Taglio cuneo fiscale 2023 forse fino a 2 punti percentuali
Giancarlo Giorgetti, ha risposto in audizione sul Documento di economia e finanza sottolineando l’importanza della misura del bonus contributivo quale “priorità, anche in futuro”, nell’ambito della riforma fiscale da adottare e in ottica degli sgravi del cuneo fiscale sugli stipendi dei lavoratori. “Credo sia qualcosa di più significativo rispetto ai 15 euro mensili di cui parla la Banca d’Italia” ha risposto il ministro dell’Economia. “Vedremo, calcoliamo bene, magari anche due punti percentuali per qualcuno”, ha aggiunto poi Giorgetti rispondendo a chi gli chiedesse il motivo di un bonus contributivo di un solo punto di taglio del cuneo fiscale.