Come fare il sapone al caffè fatto in casa, ve lo siete mai chiesti? Sia il sapone, sia il caffè sono due elementi indispensabili (almeno si spera per il secondo), che tutti abbiamo in casa.

Il riciclo del caffè, e poi delle sue successive cialde, è una storia che si perde nella notte dei tempi. Sono stati diversi i suoi usi nel tempo, dal giardinaggio perché usato come fertilizzante per le piante, come disincrostante per le padelle in cucina, fino alla previsione del futuro nei casi di “Caffeomanzia”.

Questa volta è il caso dell’estetica e della bellezza. In questo articolo vedremo come fare il sapone fatto in casa, sia per risparmiare sia e soprattutto per i benefici che questo prodotto regala alla nostra pelle.

La ricetta per come fare il sapone al caffè in casa

  • mezzo litro di olio extra vergine di oliva
  • 350 gr di scarto di caffè già usato
  • 128 gr di soda caustica
  • caffè recuperato dalla moka oppure in un bar, fatto asciugare al sole o su un termosifone

Come prima cosa preparate il caffè e lasciatelo raffreddare. Successivamente, recuperate la polvere e prendetene 300 gr per mettetelo in una pentola in acciaio, dove aggiungerete 128 gr di soda caustica, mescolando con un mestolo di legno.

In all’incirca 15 minuti la soluzione arriverà a 40 gradi. Nello stesso tempo, mettete mezzo chilo di olio di extravergine di oliva in un piccolo pentolino e fatelo bollire. Nello stesso momento in cui le due preparazioni arriveranno a 40 gradi, versate l’olio nella miscela con la soda, e frullate il tutto utilizzando un frullatore ad immersione.

Non appena si forma una patina sulla miscela, spegnete pure il frullatore e aggiungete la polvere di caffè, amalgamando il tutto.

A questo punto prendete i vostri stampi o formine, versate il composto e posizionateli in una stanza al buio, lontano sia da bambini che dagli animali, per circa all’incirca 48 ore.

Trascorso questo tempo, prelevate il sapone dagli stampi, tagliatelo se necessario, e riponetelo in una cassetta di legno. Lasciatelo riposare per 35-45 giorni, nei quali perderà la sua causticità.