Riscatto laurea, costo ai fini della pensione, aumenta (e non di poco) quello da sostenere per ogni anno di studi universitari da inserire nel conteggio del prezzo da pagare all’Inps. I costi sono riferiti al meccanismo agevolato con il quale l’allora primo governo Conte, con il decreto 4 del 2019, cercava di andare incontro ai lavoratori laureati del sistema contributivo per avere più anni di contributi, una riduzione della permanenza sul lavoro e l’ottenimento di un importo maggiorato di pensione. Tuttavia, l’alta inflazione registrata nel 2022 ha fatto aumentare anche il costo da affrontare per la misura agevolata rispetto ai costi del sistema ordinario di riscatto. Ecco, dunque, chi può presentare domanda di riscatto della laurea e quanto si spende per ciascun anno da riscattare.
Riscatto laurea costo 2023 rispetto al 2022: ecco quanto si spende in più
Aumenta il costo del riscatto agevolato della laurea ai fini della futura pensione. Il costo, rispetto allo scorso anno, è aumentato di oltre 400 euro per ciascun anno di studio da riscattare. Inoltre, rispetto a quattro anni fa – quando il riscatto agevolato fu introdotto dall’allora primo governo di Conte – la misura ha subito un incremento di costo per anno da riscattare di 536 euro, oltre 400 dei quali solo negli ultimi 12 mesi. Per ogni anno di riscatto laurea, nel 2023 si devono spendere 5.776 euro. Nel 2022 ogni anno oggetto di riscatto aveva un costo di 5.360 euro. Moltiplicando tutti gli anni di corso di laurea per il costo si arriva al risultato che, per un vecchio corso di quattro anni, un contribuente spende 23.104 euro. Se gli anni da riscattare sono cinque, si spendono 28.880 euro.
Riscatto laurea costo per ogni anno di studi, quanto si spende?
Il decreto 4 del 2019, che ha istituito il riscatto della laurea agevolato ai fini della futura pensione, stabilisce inoltre che possono essere riscattati anche singoli anni. Anche in questo caso, il costo per anno deve essere moltiplicato per il numero degli anni che si sceglie di riscattare. Con costi così alti, cambia anche la convenienza alla scelta di riscattare la laurea e, in particolare, a scegliere un metodo di riscatto rispetto a un altro. Il riscatto agevolato della laurea ha avvantaggiato inizialmente i soli lavoratori del sistema previdenziale contributivo, ovvero per coloro che avessero iniziato a lavorare e a versare contributi a partire dal 1° gennaio 1996.
Riscatto laurea costo agevolato, chi può richiederlo all’Inps?
Nuovi ritocchi normativi e interpretazioni dell’Inps hanno permesso, anche i lavatori dei sistemi previdenziali precedenti – del misto e del retributivo – di rientrare nei costi agevolati del riscatto laurea. E anche i corsi di laurea presi a cavallo o prima degli anni di passaggio al sistema contributivo, ovvero il 1995 e il 1996. I lavoratori che appartengano ai sistemi previdenziali precedenti al 1996 (o che abbiano preso la laurea prima di questo anno), possono scegliere di riscattare la laurea ai fini della pensione futura con il metodo agevolato. Ma per questa scelta, devono accettare il cambio del proprio regime, da retributivo o misto a contributivo. Ovvero, l’Inps calcola la futura pensione con il meno conveniente sistema contributivo. Il contribuente, di conseguenza, rinuncia – in termini di importo della futura pensione – ai vantaggi dei sistemi previdenziali precedenti.
Quanto conviene riscattare gli studi con sistema agevolato e ordinario?
L’aumento dei costi del riscatto laurea agevolato potrebbe ora spostare una parte di indecisi del sistema retributivo e misto a optare per il sistema ordinario di riscatto. A tal proposito, è necessario precisare che ogni situazione – lavorativa, contributiva e di riscatto – è diversa dalle altre. Pertanto, i contribuenti dovrebbero mettere sulla bilancia il costo del riscatto della laurea con i due sistemi (agevolato e ordinario) e verificare la convenienza al cambio di regime previdenziale. Inoltre, è da valutarsi anche il vantaggio che si acquisisce con il riscatto della laurea, sia in termini di futuro importo della pensione che di anni di anticipo della pensione stessa.