Si riunisce oggi la direzione Nazionale del PD dell’era Schlein. La Segretaria ha convocato i delegati e le delegate del partito che stanno per avere il loro primo dibattito interno. A prendere la parola, prima, è stata proprio Elly Schlein che ha avuto modo di stilare uno stato dell’arte politico del paese. Lo ha fatto, ovviamente, in senso di opposizione all’esecutivo di Giorgia Meloni. E lo ha fatto a partire dal PNRR che è stato, tra l’altro, oggetto di un intervento di Schlein già questa mattina alla Camera dei deputati. Le sue parole:

Non mi voglio dilungare, ne abbiamo parlato prima, ma questa è una sfida cruciale che riguarda non il governo ma il paese. Con un tratto di penna il governo ha annullato il coinvolgimento delle parti sindacali e datoriali che l’Europa prevede. Il PNRR non va trattato solo in maniera burocratica, l’ho detto al governo, è una sfida che riguarda la transizione ecologica e della coesione sociale. Vigileremo e saremo di stimolo al governo perché noi tifiamo per l’Italia.

Direzione PD: al centro salute, lavoro, scuola, diritti

Elly Schlein, criticando le mosse del governo, ha contemporaneamente stilato una classifica delle priorità da cui auspica una ripartenza per il suo partito e per il paese. In primis la salute:

Nel DEF non c’è traccia, nemmeno dopo la pandemia, di investimenti sulla sanità. I territori hanno bisogno di presidi sanitari di prossimità, come le case di comunità. Lo abbiamo chiesto al governo che, però, non dà attenzione. Su questo temo saremo mobilitati ed impegnati: non saremo soli.

Poi il lavoro su cui, come già detto, c’è la massima volontà di arrivare ad una proposta per il salario minimo. Schlein ha detto:

Il governo non vede nemmeno il nesso tra la crisi di natalità e quella della precarietà che colpisce, soprattutto, giovani e donne. La nostra battaglia deve andare avanti: per il salario minimo e per contrastare il lavoro povero e precario. Vanno risolte pieghe strutturali.

Sul tema scuola, poi, ha cercato di tutelare l’istruzione pubblica:

A me ha molto preoccupato, nei mesi scorsi, che prima di dirci come volessero investire sulla spesa pubblica si parlasse di raccogliere investimenti dal privato. Vigileremo anche su questo fronte.

Infine, ecco cosa ha detto in termini di diritti ed accoglienza. Un tema centrale quando al Senato è stato approvato, non senza tribolazioni, il decreto Cutro. Le sue parole:

Abbiamo fatto un passo indietro clamoroso sull’accoglienza diffusa che, come sanno i Sindaci soprattutto, è l’unica per garantire l’inclusione sociale. Con il decreto migranti, invece, si va verso la concentrazione delle persone: questo scavalca i territori, non realizza inclusione, attira l’interesse economico.

Le prossime sfide: comunali ed europee

Elly Schlein, poi, ha posto la timeline delle sfide elettorali che il PD ha difronte. La prima, di breve periodo, è quella delle comunali. La seconda, di lungo periodo, è quella delle Europee. In vista del voto locale del 14 e 15 maggio ha detto:

È in corso una tornata di elezioni per gli amministratori. Abbiamo perso in Friuli, abbiamo avuto una bella notizia da Udine, complimenti a de Toni. Dobbiamo mettere ogni sforzo nella tornata amministrativa in corso. Ci sono 17 capoluoghi di provincia, un capoluogo di regione, e un terzo sono comuni sopra i 15 mila abitanti che vanno al voto. Ho sentito dichiarazioni scomposte da parte della maggioranza. Noi ci opporremmo compattamente all’idea di abbassare la soglia per il secondo turno delle amministrative. Una proposta tanto strumentale che dalla maggioranza non si sono fatti scrupoli a lanciarla dopo la nostra vittoria a Udine.

L’orizzonte probante, però, sono le elezioni europee. Lì si misureranno gli effetti e gli impatti della Segreteria Schlein. Ecco perché ha detto che: Sarà una sfida epocale e sono convinta ce la potremo fare, perché non c’è altro partito nettamente europeista come il nostro”.