L’autore del libro da cui sarebbe stato tratto il film Stranizza d’Amuri ha depositato in Tribunale una richiesta ‘urgente’ di sequestro della pellicola. L’avvocato Cristiana Massaro, che assiste lo scrittore 42enne Valerio La Martire, sottolinea infatti il danno gravissimo arrecato alla carriera del suo assistito.
Il film, stando alle dichiarazioni dell’autore, sarebbe una copia fedele del proprio romanzo intitolato Stranizza, ma nei titoli non si fa alcun riferimento all’opera letteraria a cui si ispira. Anzi: Beppe Fiorello, che ne è il regista, se ne assumerebbe anche la paternità durante le presentazioni al pubblico. A raccontare la vicenda è Il Corriere della Sera.
Stranizza d’amuri, l’autore del libro contro Beppe Fiorello
La scelta di portare in tribunale la questione è scaturita dalla volontà di richiamare l’attenzione su quanto accaduto, dopo una diffida e un tentativo di conciliazione amichevole senza alcun risultato. Il sequestro avrebbe effetto su successive commercializzazioni, essendo la pellicola già al cinema.
Nella richiesta presentata al Tribunale Civile è presente l’elenco di tutte le similitudini tra romanzo e film, sia per quanto riguarda location e personaggi, che ricostruzioni di avvenimenti reali o di fantasia. Infatti il libro Stranizza, così come il film Stranizza d’amuri, racconta la storia realmente accaduta- ma in versione ‘romanzata’- del delitto di Giarre. Ossia il duplice omicidio, avvenuto nel comune in provincia di Catania nel 1980, di due ragazzi giovanissimi solo perché omosessuali. Questo delitto di natura omofoba ha poi portato alla nascita del primo circolo Arcigay.
La vicenda
Stando a quanto raccontato dall’autore, il libro viene pubblicato una prima volta nel 2013, e poi in una seconda edizione nel 2016, curata da David and Matthaus. Ed è proprio in questo periodo che lo scrittore viene contattato da Fiorello. L’attore acquista così i diritti di questo e di un altro suo romanzo, Intoccabili, tramite la Ibla Film della moglie Eleonora Pratelli.
Quando, dopo le prime fasi di preparazione e confronto, il film arriva al ciak, lo scrittore è tagliato fuori. L’accordo con la casa editrice includeva la possibilità di sfruttare i diritti sul romanzo fino al 2021, senza riconoscere percentuali sugli incassi futuri del film. Ma, a causa del fallimento della casa editrice, lo scrittore non incassa nulla.
Quando la pellicola viene lanciata al cinema, un mese fa, con protagonista Samu Segreto, La Martire scopre non solo di non essere menzionato. Ma riceve da Fiorello la diffida all’utilizzo della locandina per la terza ristampa del libro, nel frattempo acquistato da Rizzoli. Al momento Beppe Fiorello non ha rilasciato dichiarazioni in merito.