Oscurato dal decreto Migranti al Senato, il decreto sull’attuazione del Piano di Ripresa e Resilienza (Pnrr) è stato approvato dall’aula della Camera in via definitiva. 171 voti favorevoli, 112 contrari e 14 gli astenuti (i deputati del Terzo Polo). Il decreto, su cui mercoledì Montecitorio aveva votato la fiducia, si appresta così a concludere l’iter parlamentare prima della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Novità importanti in materia di Spid (l’identità digitale) e di energia rinnovabili. Sul capitolo ambientale bocciate le mozioni presentate dal Movimento 5 Stelle e dall’alleanza Verdi-Sinistra Italiana sul termovalorizzatore di Roma.
Decreto Pnrr, le novità: dallo Spid alle rinnovabili
Nel decreto Pnrr compare un emendamento che riguarda lo Spid, l’identità digitale oggi più diffusa tra gli italiani (circa 35 milioni i beneficiari). In breve, passa l’ok allo stanziamento di un fondo da 40 milioni di euro destinato ai gestori terzi (come ad esempio Poste Italiane) per gli adeguamenti tecnologici richiesti dalle nuove modalità operative imposte dal Piano stesso.
Una decisione in linea con quella assunta precedentemente, quando il governo aveva prorogato la scadenza dello Spid almeno fino al 2025. È infatti noto che l’attuale Esecutivo abbia puntato tutte le fiches sulla CIE, la Carta d’Identità di Elettronica, oggi meno diffusa, anche semplificando i livelli di autenticazione durante il login.
Ampio il capitolo dedicato alle fonti rinnovabili, il cui obiettivo era sbloccare i permessi ostaggio dei vincoli della burocrazia. Decade innanzitutto l’obbligo di VIA (Valutazione d’Impatto Ambientale) fino al giugno 2024 per i progetti fotovoltaici fino a 30 MW (50 MW in alcuni casi particolari). Diventano aree potenzialmente idonee all’installazione i sedimi aeroportuali e i siti con impianti della stessa fonte e in cui realizzare interventi di modifica che comportino una variazione dell’area occupata inferiore al 20% (escluso il fotovoltaico per cui non c’è limite).
Calano le “fasce di rispetto” rispetto ai beni sottoposti a tutela: 3 chilometri per l’eolico e 500 metri per il fotovoltaico. Infine, l’installazione degli impianti fotovoltaici nelle aree agricole sarà libera, oppure non avrà bisogno di autorizzazioni in caso di manutenzione ordinaria all’interno di aree industriali o commerciali, discariche.
Novità in materia di lavoro: stabilizzazione per i dipendenti precari degli Enti al Sud dopo 24 mesi. I pensionati richiamati nelle Pa potranno essere regolarmente retribuiti. Sì infine alla stabilizzazione dei dipendenti non dirigenziali impegnati in progetti del Pnrr (rimangono valide le graduatorie)