Inceneritore sì, inceneritore no. La battaglia prosegue tra chi lo spaccia per una decisione green e chi invece si erge a baluardo della tutela alla salute dei cittadini e dice no, per i costi e l’inquinamento. Linda Meleo, consigliera Capitolina del Movimento 5 Stelle e già assessora alla Mobilità e alle Infrastrutture, a Tag24 fa una fotografia sulla situazione dell’inceneritore di Gualtieri a Roma, tra ‘aiuti’ dalla Regione Lazio e “scaricabarili” dalla nuova segretaria del Pd, Elly Schlein.
Inceneritore Roma, Linda Meleo (M5S): “È un impianto che ha un impatto sulla salute delle persone”
Il sindaco Gualtieri in una recente intervista a ha detto che il suo piano rifiuti è uno dei più green mai stato fatto. È davvero così Linda Meleo, visto il termovalorizzatore o inceneritore di Roma?
“Non è assolutamente così. Gualtieri mente a tutti i cittadini romani. Sappiamo molto bene quanto un termovalorizzatore, anzi un inceneritore, non sia assolutamente una scelta green. È un impianto che ha un impatto sulla salute delle persone. Per quanto le tecnologie sono avanzate, bruciare i rifiuti comporta emissioni di gas nocivi a danno di tutta la popolazione locale e non solo. C’è poi da dire che facendo questo tipo di impianto, ci saranno delle ceneri da smaltire. Quando il sindaco Gualtieri e i suoi esponenti di partito dicono che l’inceneritore serve per chiudere le discariche, stanno mentendo anche su questo fronte”.
Perché?
“Le ceneri prodotte dalla combustione, devono essere gestite e sono di norma gestite all’interno di discariche che sono destinate a questo scopo. C’è poi da dire che a oggi tanti paesi in Europa stanno adottando dei piani di dismissione degli inceneritori. Sono tutti concordi che esistono alternative rispetto a quelle di bruciare rifiuti”.
Ma un inceneritore di questa portata, non andrebbe contro le politiche green dell’Europa?
“L’Europa con le direttive dedicate alla gestione dei rifiuti identifica quella che è nota come la gerarchia dei rifiuti. Il primo obiettivo è ridurre la produzione di rifiuti, poi riciclare e così via. L’incenerimento lo mette, assieme alle discariche, alla fine. Di fatto l’Europa dice: riduci prima la produzione di rifiuti, fai sì che la raccolta della differenziata sia spinta e poi, solo alla fine, ammettiamo l’esistenza dell’incenerimento e della discarica, in attesa che però si abbia la crescita esponenziale delle soluzioni legate all’economia circolare. L’Europa ci dà una indicazione molto chiara. Se Gualtieri sceglie di fare un inceneritore significa che sta rinunciando a fare tutto quello che dice l’economia circolare, condannando la città a essere incastrata con questo impianto per i prossimi decenni”.
Che tipo di impianto è questo termovalorizzatore o inceneritore?
“È un impianto molto grande, che costerà quasi 1 miliardo di euro e quando si investe una cifra di questo genere, ci deve essere anche un ritorno economico a copertura dell’investimento. Questo andrà a rallentare tutte le politiche dell’economia circolare, a partire dalla raccolta differenziata”.
Termovalorizzatore: “Nel Pd fratture”
La nuova segretaria del Pd ieri ha tenuto una conferenza in cui ha anche parlato dei rifiuti nella Capitale. Cosa vi aspettata da Elly Schlein? Ha detto che Il termovalorizzatore di Roma è una scelta che era già stata presa dalla precedente segreteria…
“È una dichiarazione che in qualche modo va a sconfessare l’indirizzo forte che era stato espresso dalla segretaria Schlein rispetto ai temi legati alla transizione ecologica e alla tutela all’ambiente. Questo è stato un tentativo maldestro di scaricare il barile e di non creare fratture, che evidentemente ci sono. Andare a coprire qualcosa di cui non si è d’accordo, secondo me esprime una posizione di debolezza.
Linda Meleo, quindi non vi aspettate nessuna apertura da parte del nuovo Pd di Elly Schlein sull’inceneritore di Roma?
“Le dichiarazioni di ieri parlano piuttosto chiaro. Sono deludenti rispetto a quelle che erano le aspettative di partenza della nuova segreteria. C’è poi da dire che in Campidoglio abbiamo una posizione particolare. I consiglieri di Verdi e Sinistra civica ecologista, pur stando in Maggioranza, ieri erano in piazza a manifestare con noi contro l’inceneritore. Mi aspetterei una coerenza politica che dovrebbe portare a uscire dalla maggioranza”.
Per Sandro Ruotolo del Pd serve un referendum per il termovalorizzatore….
“Credo davanti alla necessità di tutelare la salute dei cittadini, un referendum non so quanto possa essere utile. Mi sembra che la segretaria del Pd abbiamo dichiarato come questa fosse una posizione personale di Ruotolo. Anche questo mi sembra un elemento di debolezza politica. All’interno del partito parla una persona dotata di grande responsabilità, poi relegato a una posizione personale”.
In soccorso di Gualtieri è arrivato Francesco Rocca, il nuovo presidente della Regione Lazio. Con il nuovo Defr del 2023-2025, all’interno del documento si parla di “realizzazioni di linee di termocombustione”.
“Sono rimasta sorpresa di queste notizie, su cui poi andrò a fare alcune verifiche alla fonte. Esiste un Piano regionale dei rifiuti, ossia il piano madre che deve guidare le azioni della Regione in tema di rifiuti. Questo piano non prevede l’inceneritore. Mi sembra un po’ sui generis questa postilla del Defr. A meno che non si parli, questa la mia ipotesi, di qualche processo autorizzatorio in corso. Se c’è un regolamento madre, che dice che l’inceneritore non ci deve stare, allora non va costruito”.
In attesta dell’inceneritore, cosa deve fare la città. La situazione dei Tmb è abbastanza critica…
“Dobbiamo promuovere seriamente la raccolta differenziata. Recuperare la materia. Questa è la cosa primaria che dobbiamo fare, come anche attrezzare Ama affinché si possa fare la raccolta differenziata”.