Buone notizie per l’economia italiana: il capo del dipartimento Economia e Statistica della Bankitalia, Sergio Nicoletti Altimari, in audizione al Senato sul Def, ha dichiarato che “il quadro di breve termine dell’economia italiana appare lievemente più favorevole rispetto a quello sottostante alle nostre ultime proiezioni pubblicate a gennaio e le previsioni presentate nel Def pur collocandosi nella parte superiore dell’intervallo di stime disponibili sono nel complesso coerenti con la situazione“.
Bankitalia, ultime notizie: “Def nel complesso condivisibile”
Sempre secondo Altimari, “il quadro di crescita delineato dal Def è nel complesso condivisibile, con un marcato rallentamento dell’attività economica in Italia per quest’anno ma, come suggerito dalle informazioni più recenti, meno significativo di quanto ci si potesse attendere solo pochi mesi fa”. E ha aggiunto:
La crescita dovrebbe rinvigorirsi nel prossimo anno.
Tuttavia ci ha tenuto a specificare che si tratta di “prospettive circondate da incertezza straordinaria, su cui gravano forti rischi al ribasso quindi continua ad essere rilevante il ruolo di stabilizzazione delle politiche”.
Pnrr, “Gli interventi devono essere applicati con tempestività”
Sergio Nicoletti Altimari si è poi soffermato sugli interventi finanziati dal Pnrr che per “dispiegare appieno la loro efficacia è cruciale che il loro utilizzo sia improntato alla tempestività e all’efficienza”. A tal proposito, ha spiegato:
Una tempestiva e efficace attuazione delle riforme e degli investimenti previsti dal Pnrr, con gli aggiustamenti che si dovessero rivelare necessari, costituisce un elemento chiave affinché le prospettive di sviluppo dell’economia italiana si realizzino come delineato nel Def.
E ha sottolineato:
Il Governo ha scelto un orientamento nel complesso prudente, che consente comunque un graduale miglioramento della finanza pubblica nel breve-medio periodo. La pianificazione di un ulteriore lieve consolidamento nel triennio 2024-26 porrebbe in maggiore sicurezza il percorso di riduzione dell’incidenza del debito, gioverebbe alla percezione di solidità dei conti e avrebbe anche ripercussioni positive sul premio per il rischio sui titoli pubblici italiani. Agevolerebbe inoltre una valutazione positiva del Programma di Stabilità italiano da parte della Commissione europea.