A Messina, un uomo aggredisce un rider per non aver ricevuto la consegna della cena a casa. È l’incredibile vicenda avvenuta nelle scorse ore nel pieno centro del capoluogo di provincia siciliano.

Da una ricostruzione dell’accaduto fornita da Filt Cgil Messina, nella serata della scorsa Domenica, 16 Aprile 2023, il cliente si era rivolto ad un servizio di consegna a domicilio per ricevere del cibo. Nella prenotazione online l’uomo avrebbe però commesso un errore nel compilare i dati dell’indirizzo di consegna.

A causa delle indicazioni errate, l’ordine sarebbe quindi stato annullato dal servizio di consegna. In questi casi infatti la procedura permette al rider di annullare la consegna per non aver trovato il recapito e il cliente viene avvisato che può richiedere il rimborso completo attraverso l’applicazione.

Messina uomo aggredisce rider: tre giorni di prognosi per il malcapitato

Il cliente però è andato su tutte le furie. Ha ritenuto di aver subito un torto ingiusto e ha respinto le accuse di aver sbagliato l’indirizzo di consegna. Si è recato con un parente presso il punto di ritrovo dei rider, in pieno centro cittadino, cercando di far valere le proprie ragioni.

L’uomo in cerca del rider responsabile del disguido si è approcciato con intenti minacciosi verso due giovani lavoratori. Ha ripreso attraverso il proprio smartphone i loro volti e fotografato le targhe dei loro veicoli. Ne è nato così un acceso alterco.

La discussione verbale è presto degenerata in un’aggressione fisica. Il cliente ha strattonato e spinto violentemente uno dei due rider. Il giovane malcapitato ha riportato lesioni che hanno richiesto l’intervento dei sanitari del 118. Mentre i medici provvedevano alle cure sul posto, il parente dell’aggressore avrebbe minacciato più volte il rider di ulteriori percosse e ritorsioni in ambito lavorativo.

I sanitari hanno provveduto ad allontanare il rider, trasportandolo presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale Piemonte di Messina. Il referto medico parla di ferite guaribili in 3 giorni di prognosi.

A rendere ancora più assurda la vicenda è il fatto che il rider aggredito non era minimamente coinvolto nella mancata consegna, ma si trovava nel posto in attesa di un successivo ordine insieme ad un’altra collega.

Sindacati in difesa di tutti lavoratori di settore

La notizia è stata diffusa dalla Filt Cgil di Messina, i cui dirigenti Carmelo Garufi, Gianmarco Sposito e Ivan Calì hanno sottolineato la vicinanza a tutti i lavoratori coinvolti in questa folle aggressione.

“Come organizzazione sindacale esprimiamo la massima solidarietà ai riders coinvolti certi che le procedure di consegna siano state rispettate pienamente da parte dei lavoratori. Esprimiamo estrema preoccupazione per le condizioni di lavoro che i Riders di Messina devono subire, e chiediamo pertanto massima attenzione da parte delle forze dell’ordine, specialmente intorno alle aree coinvolte da maggiori flussi di consegna e durante gli orari serali”.

I sindacati hanno inoltre esortato tutti gli utenti dei servizi di consegna di cibo a domicilio di considerare le procedure previste in caso di errore o mancato recapito. Nella nota si legge in ultimo come il gesto estremo venga fermamente condannato nella speranza che le istituzioni possano impedire che vicende di questa gravità non si ripetano.

“Ci rivolgiamo a tutta la cittadinanza chiedendo solidarietà per il lavoratore e maggiore comprensione e rispetto per questo comparto. Esistono delle procedure di consegna chiaramente definite che garantiscono il sereno svolgimento e la dignità di questo lavoro, in nessun modo è lecito fare pressione sui Rider affinché queste vengano riadattate sui propri bisogni. Certi di massima collaborazione da parte delle istituzioni locali e della cittadinanza, saremo al fianco dei lavoratori qualora volessero sporgere denuncia.  Sarà necessario collaborare affinché episodi di tale gravità non si ripetano nuovamente”.

Anche il segretario generale della Cgil Messina Pietro Patti ha espresso come sia fondamentale tutelare i diritti di questa categoria di lavoratori salvaguardandone non solo la sicurezza ma anche una giusta retribuzione.