Scuola e intelligenza artificiale sono uno degli argomenti al centro del dibattito ed è stato toccato anche dal Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara durante il forum “Costruire il futuro della Scuola” in programma all’Hotel Massimo D’Azeglio di Via Cavour a Roma organizzato dalla Fderazione Gilda-Unams degli insegnanti. Il titolare del dicastero, tra i ministri più criticati del governo Meloni negli ultimi mesi, si è soffermato sugli strumenti della Chat GPT e dell’Intelligenza artificiale che potrebbero prendere sempre maggior piede in una scuola più smart e rivolta al futuro con dei linguaggi maggiormente comprensibili per i giovani.

Scuola intelligenza artificiale Valditara, le parole del ministro al forum video

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(Video a cura dell’inviato Diego Laudato)

 Il Ministro Valditara si è dimostrato aperto all’introduzione di nuovi strumenti tecnologici come l’intelligenza artificiale nel sistema formativo, ma ancor prima ha ribadito la centralità della componente umana:

“La scuola è comunità. Rimane un ruolo decisivo quello della persona del docente. Tutto il resto è utilissimo, ma è un qualcosa che va governato. Non dobbiamo mai dimenticare che si tratta di una comunità. Lo abbiamo visto nell’esperienza del Covid. Non posso infatti che ringraziare il mondo della scuola, che senza risorse particolari ha messo a disposizione la propria generosità, ma abbiamo anche visto con quali drammatici esiti: l’assenza di un contatto fisico diretto, anche tra i ragazzi e con il docente ha avuto delle conseguenze sugli studenti. Mancava quello scambio di emozioni, di aspirazioni e di sogni, che non può avvenire con una chat, ma che proprio nella classe si esprime al meglio”

Il titolare del dicastero di viale Trastevere ha poi chiosato sottolineando come la scuola debba farsi trovare pronta nei cambiamenti inevitabili del nostro tempo mantenendo la figura degli insegnanti come un perno:


“Il digitale è fondamentale. Ci apriamo ormai alla quinta rivoluzione industriale, la quantistica, ma la quarta rimane centrale. Non possiamo non accettare la sfida della modernità, ma questa va controllata. Tutto però deve essere incentrato sulla figura del docente, che è il perno: non possiamo certo immaginare che ChatGpt sostituisca il suo ruolo centrale. Dobbiamo anche avvertire gli studenti circa i rischi, consapevoli che quello del digitale è uno strumento da maneggiare con cura. Qualcuno ha detto che sono contro la digitalizzazione: non è affatto così, leggano le circolari. Noi dobbiamo promuovere la digitalizzazione, ma serve la guida dell’insegnante. Non si può certo utilizzare il cellulare in classe durante la spiegazione, non riconoscendo l’autorità del docente. Questa è la cultura del rispetto, che deve tornare”.

Il Ministro Valditara sottolinea come la sua visione della scuola sia diametralmente opposta da quella di un suo illustre predecessore come Gentile, ministro dell’Istruzione nel 1923 e considerato come uno degli ideologi del Fascismo:

 “La mia visione di scuola è opposta a quella piramidale di Giovanni Gentile. Fondamentale è valorizzare la pluralità delle intelligenze e dei talenti, non possiamo ancora pensare che debbano esserci dei percorsi di serie A e dei percorsi di serie B”

Oggi in cdm un piano per la semplificazione della scuola

Valditara ha poi annunciato che nel consiglio dei ministri odierno verrà presentato un piano per la semplificazione, un’iniziativa che rientra nelle sinergie già annunciate al forum di confcommercio dal Ministro del Made In Italy Adolfo Urso (la nostra intervista) e che sottolinea l’impegno corale dell’esecutivo attorno alla scuola:

“Presenteremo in Consiglio dei ministri un piano in 20 punti teso alla forte semplificazione, che andrà a vantaggio dei dirigenti scolastici, degli insegnanti e delle famiglie. Il piano nasce anche dalla collaborazione con i sindacati, e do atto a Rino Di Meglio, coordinatore nazionale Gilda, di avere contribuito per declinare insieme agli uffici ministeriali la stesura di alcune di queste 20 azioni. È un cantiere ancora aperto crediamo infatti che nella scuola la semplificazione, anche digitale, sia un tema centrale, anche usando le nuove tecnologie”

La comunità scolastica si è piuttosto divisa sull’ingerenza delle nuove tecnologie all’interno di Licei e Istituti, probabilmente già nei punti del consiglio dei ministri di oggi ci saranno delle indicazioni su quanto il governo vorrà attuare sul fronte della digitalizzazione. Resta sempre aperta la causa in corso tra Chat GPT e il Garante della Privacy in Italia, che ne ha bloccato l’utilizzo.