Nuovo modello 730 senza scontrini non servono ai fini della detrazione. Al via le norme di semplificazione nella dichiarazione dei redditi. Le nuove dichiarazioni dei redditi saranno centrate per favorire il numero delle precompilate. Per questo, l‘Amministrazione ha ridotto controlli e vincoli, estendendo nuovi principi anche per Caf e commercialisti.
Nella nuova era della digitalizzazione promossa dall’Agenzia delle Entrate ci saranno meno controlli e più modelli Redditi precompilati. Ai nastri di partenza per la prima volta la semplificazione a favore dei contribuenti. Arriva la stagione della riduzione dei controlli che libera Caf e commercialisti. Per questo, non servirà conservare ricevute e scontrini al fine di comprovare la detrazione.
Nuovo 730 senza scontrini 2023: ultime novità
Succede che l’Agenzia delle Entrate sta per rendere operativo il nuovo calendario ufficiale della dichiarazione dei redditi modello 730 precompilato e modello Redditi.
In particolare, la nuova dichiarazione sarà resa disponibile con decorrenza dal 2 maggio 2023. In seguito, i contribuenti potranno inoltrare le richieste. Più precisamente verso la metà di maggio sarà possibile presentare la dichiarazione dei redditi o modificarne i dati.
L’Agenzia delle Entrate lancia il nuovo modello 730 precompilato
Il nuovo documento per la dichiarazione dei redditi precompilata potrà essere utilizzato tranquillamente da tutti i contribuenti. Tuttavia, non tutti utilizzano questa modalità telematica diretta. Più per una mera questione di prudenza, spesso si teme un confronto con il fisco, per cui si tende a delegare agli intermediari (CAF o commercialisti), il disbrigo della pratica relativa al modello 730.
Le nuove disposizioni contenute nel decreto legge numero 73/2022 mirano a recuperare parte dei contribuenti che non utilizzano il sistema la dichiarazione precompilata. Per questo, è stata adottata una soluzione semplificata con l’abbattimento dei controlli. Oltretutto, gli accertamenti saranno ridotti sia per i contribuenti che inoltrano la dichiarazione che per gli intermediari.
Alla fine se il contribuente invia la dichiarazione precompilata senza modificare alcun elemento, sicuramente non sarà soggetto a verifiche successive.
Infatti, l’Agenzia delle Entrate reperisce le informazione degli utenti da diversi canali attingendo ad esempio alle rette universitarie, visite mediche e così via.
Una premessa, per capire che il fisco prevede l’applicazione delle medesime disposizioni sia per gli utenti che per gli intermediari.
Il punto, è che al fisco potrebbe non interessare l’accertamento dei dati modificati, ma bensì, l’occhio vigile dell’Amministrazione finanziaria potrebbe essere rivolto all’individuazione dei requisiti che determinano il diritto a contributi, bonus e agevolazioni.
Dichiarazione dei redditi precompilata: quando e come scattano i controlli?
Sappiamo che i contribuenti possono modificare alcuni dati presenti nel modello 730 precompilato. Tuttavia, quest’azione potrebbe riservare delle sorprese non proprio gradite.
Infatti, l’Amministrazione finanziaria potrebbe avviare un controllo formale, dal quale potrebbe emergere un versamento di imposte maggiori rispetto a quanto dichiarato. Ad ogni modo, sia la verifica che la differenza dell’imposta da versare sarà completamente a carico del contribuente.
E poi c’è da mettere in conto che non saranno verificate le spese sanitarie, se non oggetto di variazioni. In questo modo, l’utente potrà anche non essere obbligato a conservare la documentazione relativa a eventuali certificazioni o scontrini.
Se la dichiarazione dei redditi modello 730, sarà trasmessa dal CAF o commercialista, quest’ultimi avranno solo i compito di verificare l’esattezza dei dati presenti nel modello precompilato. E infine, appartare delle modifiche laddove è necessario.
Anche in questo caso, l’Amministrazione finanziaria verificherà le variazioni, ovvero i documenti aggiunti nella dichiarazione dei redditi non presenti nel modello precompilato originario.
In conclusione, l’Agenzia delle Entrate mira a rendere telematica la dichiarazione dei redditi per tutti i cittadini. Oltretutto, utilizzando la dichiarazione precompilata si elimina ogni possibile contrasto tra contribuente e fisco.
In altre parole, si snellisce la presenza dei contenziosi fiscali. Il vero obiettivo, resta quello di ridurre l’evasione fiscale. E, ancora, si chiude il capitolo sulle risorse da impegnare negli accertamenti anche se formali.