La passione per l’Inter da Federico Dimarco passa dai genitori, in particolare dal padre Gianni. Gianni Dimarco, cinquantaquattrenne con l’Inter nel cuore da sempre, ha vissuto con grande orgoglio il percorso di Christian e Federico, le sue due perle. Chissà cosa avrà pensato nella serata di ieri quando suo figlio ha messo in mezzo l’assist per il 2-1 di Lautaro Martinez contro il Benfica, oppure quando ha preso il megafono per guidare i cori per il dopo Supercoppa contro il Milan. Per non parlare di quando fece il primo gol in Serie A ma contro l’Inter, con la maglia del Parma. Grande esultanza, il giubilo e la maglia tolta contro la sua squadra del cuore, ma non c’è niente di meglio, per un professionista, del primo gol in Serie A.

Gianni Dimarco, 54 anni, da anni è titolare di una bancarella che in quel di Milano fa storia. Ubicata a Corso di Porta Romana, diventa un punto di passaggio per i milanesi, sia nerazzurri sia rossoneri. Un fulcro dal quale si muove lo stesso Dimarco, che già da piccolo veniva portato allo stadio per ammirare le gesta dell’Inter. Le scale, San Siro, il Meazza. Tutto gli entra nel cuore e non esce più, tra emozioni prima da tifoso e poi da protagonista in campo sulla fascia.

Anche ieri, in un momento topico per tutta la stagione dell’Inter, diventa protagonista di un assist che rimane scolpito nella storia del Biscione. Palla ricevuta da Mkhitaryan, pallone in area di rigore e per Dimarco diventa cruciale saper decidere in una frazione di secondo. Ci riesce e mette la palla in mezzo per Lautaro Martinez, con il campione del mondo che trafigge Vlachodimos e porta l’Inter in semifinale di Champions dopo tanti anni. Dimarco quelle semifinali le aveva viste da tifoso, ora sarà protagonista in campo.

I genitori di Federico Dimarco e la Champions dei sogni

La storia della bancarella del papà di Dimarco diventa cruciale per capire, in qualche modo, qual è il contesto in cui cresce l’esterno dell’Inter. Da quella bancarella, oltre alle classiche verdure in esposizione, comincia a germogliare un altro tipo di passione per i figli di papà Gianni, quella della Milano nerazzurra. Le giornate passavano velocemente, tra qualche prodotto venduto e i soliti sfottò che coinvolgono una città che vive di derby costantemente.

L’ortofrutta diventa un covo di tifosi nerazzurri, una sorta di punto di ritrovo per chi ha l’Inter nel cuore. Col tempo la voce si sparge e i tifosi del Milan cominciano a disertare la bancarella del papà di Dimarco. Eppure, per i genitori, questo conta poco. Ora hanno un figlio in semifinale di Champions, un pargolo che tifa e che gioca per la stessa squadra del padre. La cosa non ha alcun paragone e non può averlo per nessun motivo al mondo, perché nulla di più grande esiste dell’amore del padre verso un figlio che passa attraverso la fede sportiva.