Spese sanitarie: ogni contribuente, prima della presentazione della dichiarazione dei redditi precompilata, ha la possibilità di effettuare l’opposizione al trattamento da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) e dell’Agenzia delle Entrate per quanto riguarda le informazioni contabili che riguardano le spese mediche che sono state sostenute durante il corso del periodo d’imposta 2022.

A tal proposito, dunque, presentando l’apposito modello “Opposizione all’utilizzo dei dati delle spese sanitarie per la dichiarazione dei redditi precompilata”, il contribuente non si vedrà inseriti i dati riguardanti le spese sanitarie sostenute nel 2022 all’interno del modello 730/2023 e del modello Redditi PF 2023, in forma precompilata.

In sostanza, da questa decisione presa da parte del contribuente ne deriva che:

  • nel caso in cui il contribuente decide di opporsi all’utilizzo dei dati relativi alle spese sanitarie, queste ultime non saranno inserite all’interno della dichiarazione dei redditi precompilata 2023, con la conseguenza che:
    • non potranno essere portate a conoscenza di altri soggetti eventualmente a carico, come il coniuge, i figli, il genitore o altri familiari;
    • potranno essere comunque indicate all’interno della dichiarazione dei redditi per poter beneficiare delle detrazioni fiscali spettanti;
  • nel caso in cui il contribuente decide di non opporsi all’utilizzo dei dati relativi alle spese sanitarie, queste ultime saranno inserite all’interno della dichiarazione dei redditi precompilata 2023, con la conseguenza che potranno essere consultate sia dal dichiarante che, eventualmente, dai suoi familiari fiscalmente a carico.

Spese sanitarie: che cos’è e a che cosa serve il modello di opposizione all’utilizzo dei dati nella dichiarazione dei redditi precompilata 2023?

Ogni contribuente che abbia un’età anagrafica minima di 16 anni potrà decidere di opporsi all’utilizzo dei dati relativi alle spese sanitarie.

Cosa significa questo? In sostanza, ciò prevede che le informazioni riguardanti le spese sanitarie e i relativi rimborsi non saranno inserite come dati precompilati all’interno della dichiarazione dei redditi precompilata 2023.

Per fare questo, il contribuente dovrà presentare un apposito modello presente sul sito web dell’Agenzia delle Entrate, grazie al quale potrà perfezionare la scelta dell’opposizione.

Come fare opposizione all’utilizzo dei dati nella dichiarazione dei redditi precompilata 2023?

Il contribuente che decide di fare opposizione all’utilizzo dei dati relativi alle spese sanitarie, per fare in modo che le rispettive informazioni non vengano inserite all’interno della dichiarazione dei redditi precompilata 2023, dovrà effettuarla attraverso una delle seguenti modalità:

  • a partire dal 3 marzo 2023 e fino al 30 marzo 2023, il contribuente potrà accedere all’interno della propria area riservata sul sito web dedicato del Sistema Tessera Sanitaria, mediante l’utilizzo della tessera sanitaria TS-CNS oppure tramite SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), per poi esprimere la propria opposizione selezionando le singole voci riguardanti le spese sanitarie sostenute nel 2022 dal rispettivo elenco;
  • a partire dal 1° ottobre 2022 e fino al 22 febbraio 2023, il contribuente potrà comunicare direttamente all’Agenzia delle Entrate:
    • la tipologia o le tipologie di spesa/e da escludere;
    • i propri dati anagrafici, ovvero il nome, il cognome, il luogo e la data di nascita;
    • il proprio codice fiscale;
    • il proprio numero della tessera sanitaria e la relativa data di scadenza.

Tali informazioni dovranno essere fornite all’Agenzia delle Entrate presentando l’apposito modello – pdf tramite:

  • email, all’indirizzo “[email protected]”;
  • contact center multicanale, al numero verde 800 909 696, al numero 06 966668907 da cellulare e +39 06 96668933 dall’estero.

L’elenco delle spese sanitarie opponibili

  • i ticket per l’acquisto di farmaci e per le prestazioni fruite nell’ambito del SSN;
  • le spese per l’acquisto di farmaci, anche omeopatici;
  • le spese per l’acquisto o l’affitto di dispositivi medici con marcatura CE;
  • le spese per i servizi sanitari erogati dalle farmacie;
  • le spese per le prestazioni sanitarie, ad eccezione di quelle per la chirurgia e la medicina estetica;
  • le spese agevolabili solo a particolari condizioni, come l’acquisto di:
    • protesi e assistenza integrativa;
    • cure termali;
    • prestazioni di chirurgia estetica e di medicina estetica (ambulatoriale o ospedaliera).