La cucina contemporanea, ma non solo la cucina, oggi ha adottato un assunto irrinunciabile: quello della lotta allo spreco. A dire il vero questa non è una novità dell’ultimo minuto. Nelle cucine casalinghe si è sempre cercato di recuperare e dare vita a qualsiasi cosa, fosse scarto, buccia, carapace. E questo per una innata, non scritta, legge del rispetto. Per cui davanti a della materia prima di grande qualità pensiamo da subito a come riutilizzarla portando al 100% il suo utilizzo. Facciamo un esempio specifico: quando prepariamo i fondi che cosa fare con le foglie del carciofo? Gettarle è un peccato mortale. Ecco che allora ci vengono in aiuto alcuni consigli di riutilizzo che ci possono essere davvero utili.

Come si puliscono i carciofi

Come sappiamo usanza vuole che del carciofo si utilizzi generalmente solo il cuore, ovvero quelle parti che risultano più tenere e gustose. Proprio per questo le tecniche di pulizia del carciofo prevedono una sequenza abbastanza condivisa da tutti. Si parte recidendo il gambo a una decina di centrimetri dalla base, e si eliminano le foglie rimaste attaccate. Poi si staccano le foglie più esterne più dure, si decortica il gambo portando alla luce la polpa interna, che è più tenera e dolce. A questo punto si tagliano le sommità dei carciofi tagliando le brattee a metà altezza circa. Si allargano i carciofi facendoli ruotare attorno al pollice e poi si svuotano della lanugine interna, detta pappo, servendosi si un coltello apposito chiamato scavino. Già come avrete capito solo fino a qui gli scarti sono tantissimi!

Cosa fare con le foglie di carciofo? Scopriamolo insieme

Proviamo a suggerire ben sette modi di riutilizzare gli scarti che avete fin qui raccolto dopo aver pulito i vostri carciofi. Le brattee di questa pianta sono così ghiotte da figurare nei posti più elevati delle tradizioni culinarie di tanti popoli, dall’Asia centrale fino a noi.
Dalla Persia a Milano, dal Ghetto di Roma a Madrid i mangiatori di carciofi farebbero qualsiasi cosa per potersi degustare una “mamma” tenerissima o un cuore fritto magari accompagnandolo con un Gewurtztraminer Alto Atesino o con un Pinot noir bordolese. Però cosa fare poi degli scarti? Cosa fare delle foglie di carciofo che cadono ai vostri piedi durante la pulizia delle bratee?
Per prima cosa potreste pensare a delle patatine di scarti di carciofo. Pelate e tagliate a bastoncini il gambo del carciofo reciso, tagliate a fettine anche le foglie scartate e friggete il tutto in olio bollente e poi servite dopo aver salato.

E che ne dite di una tisana? Questa è una soluzione interessante per scoprire cosa fare con le foglie di carciofi avanzate dalla preparazione degli stessi. L’acqua di cottura dei carciofi si può bere e fa bene: è ricca di sali minerali, favorisce la diuresi, e favorisce l’eliminazione delle tossine. Aggiungendo succo di limone aiuta il funzionamento del fegato.
Ma con l’acqua di cottura dei carciofi può trasformarsi anche in un ottimo brodo da utilizzare per i risotti, magari aiutandone il sapore facendo bollire anche gli scarti e poi filtrando il tutto.

Due soluzioni per i gambi: se li fate bollire assieme alle foglie più esterne fino a quando risulteranno morbidi e poi li passate nel passa verdura, otterrete una squisita crema ottima per insaporire una vellutata. La seconda opzione è di pelare e tagliare a tocchetti i gambi, e saltarli in padella con uno spicchio d’aglio. Li potete poi utilizzare come ingrediente di una gustosa frittata.

Se vi chiedete cosa fare con le foglie di carciofo avanzate potete anche bollirle, scolarle, tritarle in un mixer con aglio, sale e olio: ecco un fantastico patè da spalmare sul pane o per condire una pasta.

Infine tra le cose sa fare con le foglie di carciofo c’è un rimedio di bellezza: fate bollire le foglie per circa 10 minuti, filtrate il liquido ottenuto e lasciatelo raffreddare. Bagnate un dischetto di cotone e tamponate la pelle del viso dopo la pulizia del viso: il suo potere astringente renderà la vostra pelle più sottile.