È ancora una volta il termovalorizzatore di Roma il pomo della discordia che rende inconciliabili le posizioni del Movimento 5 Stelle e del Partito Democratico, la questione è stata nuovamente affrontata dal leader pentastellato Giuseppe Conte ribadendo lo stesso no che sta portando avanti sin dall’inizio. La posizione era stata ribadita vigilia delle elezioni regionali nel Lazio quando, nonostante la consiliatura Zingaretti avesse rappresentato il più virtuoso e riuscito degli esempi di campo largo, le due formazioni politiche hanno deciso di correre separatamente. Il PD a sostegno di Alessio D’Amato ed il M5s, in solitaria, proponendo la candidatura della giornalista Donatella Bianchi. Il tema è tornato al centro dell’attenzione dopo la conferenza stampa odierna, di Elly Schlein, tenutasi in via del Nazzareno. Tra le domande proposte dagli organi di stampa, infatti, ce n’è stata una relativa al termovalorizzatore della capitale. La Segretaria del Partito Democratico, sul tema, ha detto:
Il termovalorizzatore di Roma è una scelta che era già stata presa dall’amministrazione di Roma. È accaduto prima delle primarie e di questa nuova segretaria. Non era oggetto del nostro programma delle primarie.
In sostanza ha scaricato la colpa alle scelte fatte precedentemente al suo insediamento in Segreteria ed ha fatto capire che il tema non è più, obtorto collo, trattabile. Tant’è che, per quanto riguarda gli Odg delle opposizioni che sono contrarie alla costruzione dell’impianto (Movimento 5 Stelle ed Alleanza Verdi-Sinistra Italiana, ndr) ha detto: “Non ho ancora visto i testi. Immagino che voteremo contro questi Odg. Ciò non vuol dire che non coltiveremo il terreno del dialogo con le altre opposizioni”.
Termovalorizzatore Roma: Conte dice no ed attacca Schlein VIDEO
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Le frange contrarie si sono subito attivate. Filiberto Zaratti, portavoce di Europa Verde, è intervenuto per ribadire la posizione. Lo ha fatto anche Giuseppe Conte. Il numero uno del Movimento 5 Stelle, proprio oggi, ha partecipato ad un sit-in organizzato contro la realizzazione del termovalorizzatore di Roma. Oltra a ribadire la linea del suo partito, Conte ha avuto qualche parola di stoccata per Elly Schlein:
Noi combattiamo delle battaglie. Non possiamo accettare compromessi per tenere unite le opposizioni e poi qui, è il Pd che deve chiarire. Il Pd ha tantissima stampa amica, giornali addolorati, perché noi stiamo continuando a combattere. A tutti questi giornalisti affranti vorrei dire che questa è una battaglia con cui il Movimento è nato, prima che arrivassi io, è nel dna del Movimento.
L’ex Presidente del Consiglio ha poi confermato di voler portare avanti la sua battaglia. Nelle piazze, con manifestazioni come quella di oggi, e nelle sedi istituzionali con gli strumenti preposti:
la sesta volta che presentiamo un odg del genere, ma ve ne siete accorti che c’è stato anche un decreto di Draghi che non abbiamo votato? Allora è il Pd che a un certo punto, dopo il Conte 2, ha cambiato posizione in modo illogico, incomprensibile – ha concluso – contestate a noi la coerenza delle nostre battaglie.
Schlein assente
La Segretaria del Partito Democratico, per ovvi motivi, non ha preso parte all’iniziativa. Giuseppe Conte non ha mancato di farlo notare ed ha dichiarato:
Non c’è Schlein? Spero che potremmo recuperarla, non diffidiamo. Non voglio far polemiche personali né di partito. Certo è che le battaglie si combattono o non si combattono. E certo non si possono combattere obiettivi come questi per cui ci si dichiara contrari vengono realizzati. Vanno combattuti adesso perché una volta realizzato un progetto del genere così impattante, con tecnologia che nasce obsoleta, poi non si può dire non è quello il futuro. Il futuro si sta costruendo oggi in modo sbagliato.
Per quanto simili, i posizionamenti politici del PD e del M5s differiscono su questa questione del termovalorizzatore di Roma. I presupposti per un riavvicinamento – che pareva naturale dopo la vittoria di Elly Schlein alle primarie dem – tornano a vacillare.