Juventus sentenza – La decisione del Collegio di Garanzia dello Sport presso il Coni non arriverà in serata: rimandato, quindi, il verdetto sulla penalizzazione inflitta alla squadra bianconera. Il giorno di mercoledì 19 aprile era cerchiato sul calendario, ma bisognerà aspettare ancora qualche ora. La camera di Consiglio non ha preso una decisione e ora avrà cinque giorni di tempo per decidere. La Juventus, intanto, si è mostrato ottimista dopo l’udienza e ha chiesto l’annullamento della sentenza, inflitta dalla Procura Federale lo scorso gennaio.
Juventus, sentenza al Coni: niente verdetto in serata
Si è conclusa con un nulla di fatto la giornata al Collegio di Garanzia dello Sport, chiamato a decidere sulla sentenza imposta alla Juventus dalla Procura Federale e l’inibizione per i dirigenti bianconeri. Presso il Coni, infatti, si è tenuta l’udienza sulla penalizzazione di quindici punti inflitta al club bianconero lo scorso gennaio. La decisione, ora, è attesa nelle prossime ore. Il Collegio di Garanzia dello Sport avrà a disposizione cinque giorni per dare il proprio verdetto sulla vicenda. Intanto, la FIGC ha accolto il ricorso presentato dalla stessa società bianconera. La Curva Sud – chiusa per un turno dal giudice sportivo – sarà regolarmente aperta in occasione di Juventus-Napoli (QUI tutti i dettagli). La Vecchia Signora, quindi, potrà contare sul settore nella sfida contro la capolista (in programma domenica 23 aprile con fischio d’inizio alle ore 20:45).
Legali Juventus: “Sentenza piena di errori, chiediamo annullamento senza rinvio”
La Juventus ha deciso di impugnare la decisione della Procura Federale che ha imposto quindici punti di penalizzazione per le plusvalenze fittizie. Maurizio Bellacosa, legale della società bianconera, ha così dichiarato nel dibattimento: “Sentenza piena di errori, annullare il -15 senza rinvio. La sentenza impugnata è sbagliata, piena di errori, per questo chiediamo l’annullamento senza rinvio. La Juventus per le plusvalenze è già stata prosciolta con sentenza definitiva del maggio ’22”. E infine: “Cosa è cambiato? Sono arrivate le 14mila pagine degli atti di Torino, ma davvero c’è qualcosa che fornisca prova dei valori gonfiati? No, c’è solo un contesto generale. Nulla che cambi il proscioglimento di maggio 2022”.
A questa parole si aggiungono quelle di Ugo Taucer, Procuratore Generale dello Sport e controparte nell’udienza: “Normalmente c’è la Federazione oggi assente e la Procura generale che per prassi partecipa con una duplice veste di affiancamento alle procure e in termini di diritto e legittimità. Nel perimetro dei miei poteri nei confronti della procura federale, dal mio punto di vista non ho rilievi che possono esser mossi e fare miei. Mi sento di dire che l’operato della Procura è stato corretto e recepito dalla Corte federale di appello nel giudizio di revocazione”.
E sulla penalizzazione ha aggiunto: “Mi sento di affermare che le motivazioni di controparte non colgono il punto, riterrei di confermare l’ipotesi accusatoria e quindi sono per l’inammissibilità della pronuncia, ma mi soffermo su una eccezione: rispetto all’applicazione dell’ articolo 4 temo effettivamente che ci sia una infondatezza rispetto ai punti comminati alla squadra e ci sia carenza di motivazioni che vada valutata in un nuovo giudizio”, ha concluso Ugo Taucer.