Rottamazione cartelle 2023, si va verso la proroga della scadenza per presentare la domanda di definizione agevolata fissata attualmente per martedì 2 maggio. La questione è sul tavolo del ministero dell’Economia e delle Finanze che dovrà decidere nei prossimi giorni. Lo spostamento della data si renderebbe necessario per i tempi brevi di trasmissione della pratica e per le difficoltà di adempiere alla domanda – che può presentarsi esclusivamente sul canale telematico dell’Agenzia delle entrate Riscossione – nonostante gli strumenti messi a disposizione per individuare le cartelle da pagare.
Rottamazione domanda 2023 di definizione agevolata, ecco la possibile nuova scadenza
Si va verso lo spostamento della data ultima di presentazione della domanda di definizione agevolata 2023 della Rottamazione quater relativa alle cartelle fiscali 2000-2022. Lo slittamento della scadenza si renderebbe necessario per le difficoltà informatiche, alcuni errori presenti nei prospetti informativi e le interazioni delle varie rottamazioni che non sempre rendono di facile individuazione i debiti fiscali ancora da pagare. Attualmente la scadenza è fissata da calendario a martedì 2 maggio 2023 (l’iniziale termine, il 30 aprile, capita di domenica prima di un giorno festivo che è il 1° maggio). Il nuovo termine più probabile potrebbe essere il 31 maggio, ma non si andrebbe oltre questa data per non alterare l’intero programma di accettazione della pratica e di pagamento in un’unica soluzione o a rate dei debiti ammessi alla sanatoria.
Rottamazione domanda 2023, quali sono i termini per presentare domanda di definizione agevolata, accoglimento pratica e pagamento?
Lo spostamento della scadenza della domanda di definizione agevolata 2023 è ancora in fase di valutazione da parte dei tecnici del ministero dell’Economia e delle Finanze. La nuova data potrebbe essere il 31 maggio prossimo, considerando che entro il 30 giugno l’Agenzia delle entrate – Riscossione dovrà dare esito della domanda, sia in caso di accoglimento che di rigetto. Per le domande accettate, ci sarà poi un mese di tempo (il 31 luglio 2023) per procedere con il pagamento in un’unica soluzione o per pagare la prima delle 18 rate – intervallate ogni tre mesi – mediante le quali diluire il debito fiscale. Rispetto all’eventuale data di fine maggio, i tecnici del ministero dovrebbero aver ovviato a qualche difficoltà che è stata riscontrata, soprattutto nell’utilizzo della modalità telematica.
Difficoltà nella sanatoria delle cartelle fiscali riscontrate
La domanda di definizione agevolata della Rottamazione quater deve essere presentata sul portale dell’Agenzia delle entrate – Riscossione (Ader). Rispetto a questa modalità – che costituisce un passo in avanti in fatto di presa visione dei debiti da pagare e degli strumenti per inoltrare la pratica – nelle ultime settimane è stata riscontrata la difficoltà per vari contribuenti di muoversi all’interno del portale. Per questo motivo, in molti si stanno rivolgendo a dei professionisti per l’invio della domanda. Un errore informativo ha causato, invece, l’invio del Prospetto informativo contenente debiti da pagare non corrispondenti a quelli effettivi. Si è trattato di un numero esiguo di contribuenti che ha ricevuto una mail errata, poi corretta prontamente dall’Agenzia delle entrate con il Prospetto informativo giusto.
Prospetto informativo Agenzia delle entrate – Riscossione e semplificazione cartelle 2002-2022
In fatto di semplificazioni informatiche nel presentare la domanda di definizione agevolata 2023 della Rottamazione delle cartelle, c’è da segnalare che l’Ader ha messo a punto un sistema che consente di includere nella domanda i debiti da pagare con un solo click. Nella piattaforma, infatti, è possibile prendere visione dei debiti fiscali già scontati di interessi di mora e altre spese, come prevede la normativa sulla Rottamazione quater, e di aggiungerli alla domanda di definizione agevolata. Per questo passaggio, il contribuente può aiutarsi con il Prospetto informativo nel quale sono riportati i dati dei debiti fiscali da pagare a decorrere dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022.