Si è tenuto il Consiglio Federale della FIGC con Gabriele Gravina ha affrontato la questione relativa alla candidatura dell’Italia come host per gli Europei del 2032. Sono dieci le città che potranno ospitare le partite: Milano, Torino, Verona, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Bari e Cagliari. Ha destato qualche perplessità l’assenza di Palermo che è stata mantenuta come riserva. La decisione della UEFA arriverà il prossimo mese di settembre con la Turchia come unica antagonista per l’Italia. Non solo Europei però come argomento di discussione ma anche il calcio femminile, le seconde squadre ma soprattutto pugno duro contro chi commette violenza sugli arbitri.
Gravina Europei 2032
Scegliere dieci città per ospitare le partite degli Europei 2032 non è stato semplice per Gravina che al termine del Consiglio Federale ha spiegato la ragione per cui è stata preferita la Sardegna con il progetto dello stadio del Cagliari piuttosto che la Sicilia con il Barbera di Palermo. “L’Italia è un paese complesso, geograficamente parlando. Abbiamo fatto delle riflessioni, un’organizzazione spalmata e che coinvolgeva due isole avrebbe penalizzato la nostra candidatura. La scelta è caduta su Cagliari perché ha presentato un progetto in stato molto avanzato, c’era stata anche una richiesta ufficiale da parte della comunità stessa per rientrare nella candidatura ampliando il numero di spettatori. Palermo rientrerà comunque tra le città che faranno parte del supporto all’interno del percorso che stiamo seguendo per portare a casa questo risultato. Capisco l’interesse delle città e questo dà grande forza alla nostra scelta. Oltre a Palermo ci sono tante altre realtà che hanno chiesto di partecipare attivamente e questo è un motivo in più per portare a casa questo obiettivo”.
Tanta la delusione in Sicilia con la giunta del capoluogo di regione che ha immediatamente approvato una delibera che avrebbe impegnato l’amministrazione, in caso di assegnazione all’Italia del torneo, ad avviare un processo che preveda la programmazione di una profonda ristrutturazione dello stadio comunale Renzo Barbera, conformemente ai requisiti previsti dall’Uefa. Gli assessori avevano dato inoltre mandato all’area dei Lavori pubblici di predisporre uno studio di fattibilità che, focalizzandosi su vari aspetti, consenta di adeguare lo stadio ai parametri Uefa, intervenendo al tempo stesso sui livelli di compatibilità ambientale al fine di rendere l’impianto sportivo sostenibile e moderno.
Altri temi del Consiglio Federale
Il Presidente federale ha affrontato il problema dilagante degli episodi di violenza nei confronti degli arbitri che, purtroppo, crescono di numero soprattutto nelle categorie inferiori: “Abbiamo raddoppiato tutte la sanzioni edittali. Abbiamo poi inserito una novità: qualora ci fossero casi in cui nell’aggressione siano coinvolti dei dirigenti, sono previsti dei punti di penalizzazione in capo alla società, minimo due punti”. Per quanto riguarda il calcio femminile vengono apprezzati i miglioramenti negli ultimi anni. Il pubblico e la visibilità sono in crescita così come il trattamento delle calciatrici alla pari dei colleghi uomini: “E’ stato affrontato il tema del professionismo del calcio femminile. Costituiamo una divisione professionistica che è l’anticamera della Lega. Il calcio femminile comincia ad acquisire con questa divisione professionistica una sua vera e propria autonomia” ha spiegato Gravina. L’ultimo punto del Consiglio Federale è stato la gestione delle squadre Primavera con la sola Juventus ad aver creato la Next Gen che partecipa al campionato di Serie C. Gravina è cauto su questo argomento ricordando che non è così semplice introdurre un numero così alto di squadre in Lega Pro: “Abbiamo ribadito considerazioni positive di tutto il sistema calcistico riguardo alle seconde squadre. Oggi modificare l’assetto così come è previsto dalla Lega Pro non è possibile, perché l’articolo 49 (che vieta il sovrannumero) va modificato e serve un consenso della Lega Pro”.