Alfredo Cospito, l’anarchico detenuto al 41/bis, interrompe lo sciopero della fame che aveva iniziato il 20 ottobre 2022 per protesta contro il regime carcerario cui è sottoposto.

L’anarchico Alfredo Cospito interrompe lo sciopero della fame dopo la decisione della Consulta

Nel caso di Alfredo Cospito arriva una nuova svolta: l’anarchico interrompe, infatti, oggi 19 aprile, lo sciopero della fame iniziato il 20 ottobre del 2022, praticamente sei mesi fa. Cospito ha informato della decisione il Tribunale di Sorveglianza di Milano.

L’anarchico ha deciso di interrompere il digiuno dopo che ieri la Corte Costituzionale ha valutato la possibilità di concedergli attenuanti nel processo relativo all’attentato alla Scuola degli allievi dei carabinieri di Fossano, avvenuto nel 2006. Le attenuanti porterebbero a una pena di circa 20 anni di carcere, ma scongiurerebbero la condanna all’ergastolo.

Già nei giorni scorsi erano trapelate notizie che lo sciopero della fame sarebbe durato fino alla decisione della Consulta, lasciando aperto lo spiraglio concreto per un ripensamento. Agli inizi di aprile, del resto, il 55enne aveva già ripreso ad assumere gli integratori che aveva interrotto, a seguito dei consigli medici ricevuti in virtù dell’aggravarsi progressivo delle sue condizioni di salute.

Alfredo Cospito, botta e risposta tra Ilaria Cucchi (AVS) e Tommaso Foti (FdI)

La vicenda di Alfredo Cospito continua a essere anche argomento di scontro politico. Inevitabilmente, anche lo spiraglio aperto dalla Corte Costituzionale porta, dunque, a una polemica tra un esponente del governo e uno dell’opposizione. Protagonisti sono Ilaria Cucchi, senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra, e Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati.

La prima era andata a far visita all’anarchico a febbraio e ha preso ora la parola per sottolineare come la Corte abbia dato ragione a chi, come lei, contestava la rigidità della misura applicata a Cospito. La Cucchi chiama, poi, in causa il ministro della Giustizia Carlo Nordio, aspettandosi da parte sua la riapertura del caso.

A stretto giro è arrivata la risposta di Foti, che accusa la sinistra di voler “creare inutilmente un caso politico sul nulla”. Il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera ritiene, infatti, che la decisione della Consulta non abbia nulla a che vedere con il regime carcerario a cui è sottoposto Cospito ma, al limite, può avere un effetto sulla pena che gli verrà inflitta.