In Italia, è boom di casi di streptococco e scarlattina. Questo fenomeno potrebbe essere collegato, se pur indirettamente, alla pandemia da Covid. Costringendo infatti i bambini a rimanere all’interno delle loro case per un lungo periodo, il loro sistema immunitario si è indebolito. A segnalare questo esponenziale aumento di infezioni, sia a livello nazionale che a livello internazionale, è il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) e l’Ufficio regionale dell’OMS.

Diffusione della scarlattina in Italia: cause e sintomi 

La scarlattina è molto contagiosa ed è causata da uno specifico batterio, lo streptococco di gruppo A:

Lo streptococco di gruppo A (GAS) è considerato la causa più comune di faringotonsillite batterica nei bambini in età scolare, ma può colpire anche bambini più piccoli.

Spiega il ministero della Salute. 

La cosa che preoccupa maggiormente gli esperti è proprio “l’aumento delle forme invasive, causa di manifestazioni molto serie” come sottolinea Andrea Lo Vecchio, presidente della Società italiana di infettivologia pediatrica.

I sintomi più comuni della scarlattina sono la comparsa di macchioline rosse sul corpo (esantema), disturbo causata proprio dal rilascio di una tossina prodotta dal batterio. La malattia colpisce soprattutto i bimbi tra i 2-8 anni e il periodo di maggior contagio in Italia va da dicembre-aprile.

Diagnosi e cura 

Il presidente della Sitip ha spiegato che la diagnosi si effettua essenzialmente con un tampone faringeo. E ha sottolineato:

L’infezione da streptococco non è infettiva quando è asintomatica, quindi non è utile anzi potenzialmente dannoso effettuare un tampone in assenza di sintomi anche se si è stati in contatto con una persona che ha contratto la malattia.

Streptoccocco e scarlattina si curano facilmente attraverso una terapia antibiotica prescritta dal pediatra alla quale si può accostare la somministrazione di paracetamolo o ibuprofene nel caso in cui compaia febbre elevata. I medici consigliano inoltre di assumere molti liquidi e di riposare.

Possibili complicazioni 

La scarlattina può portare anche al ricovero in ospedale ma non solo nei casi più aggressivi.

Lo streptococco può provocare l’insorgenza shock tossico, polmoniti, otomasteiditi, ascessi peritonsillari, endocarditi, manifestazioni sistemiche ma anche malattie reumatiche e complicanze locali gravi.

Spiega Andrea Campana, responsabile della pediatria multispecialistica all’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma.

Come prevenire l’insorgenza dell’infezione 

Secondo il parere degli esperti, a provocare quest’infezione contribuisce in maniera significativa la diffusione delle microgocce espulse durante tosse e starnuti; per questo motivo, la raccomandazione fondamentale è di coprire bene naso e bocca quando si tossisce e starnutisce, avendo l’accortezza di gettare subito il fazzoletto. In secondo luogo, diventa di primaria importanza favorire un’adeguata areazione degli ambienti interni oltre a tener cura dell’igiene delle mani. In questo senso, è sconsigliato condividere asciugamani, lenzuola e oggetti personali con persone affette da scarlattina. Per quanto riguarda le scuole, infine, spesso vi sono segnalazioni di infezioni da GAS; per quest’ultime diventa fondamentale eseguire la pulizia e disinfezione dei giocattoli e delle superfici toccate di frequente dagli alunni.