Novak Djokovic è pronto a scendere ancora in campo nonostante un problema al gomito che potrebbe condizionare il suo torneo in Bosnia. Alla vigilia dell’esordio sulla terra rossa dell’ATP di Banja Luka, il tennista serbo è tornato a parlare del problema che lo affligge da un po’ di tempo e che, inevitabilmente, lo ha limitato anche nel corso del match contro Musetti.
Nonostante tutto, Nole si è detto felice di partecipare al torneo bosniaco a prescindere dal problema fisico:
Il mio pensiero va a Banja Luka, voglio godermi la mia presenza qui. Gioco a tennis da professionista da 20 anni, mi stanca pensare a cosa verrà dopo, pianificare tutto. Quando una persona invecchia, apprezza di più il presente. Nessuno sa cosa accadrà in futuro. So benissimo quali sono i miei obiettivi. Il gomito non è nella condizione ideale, ma posso affrontare la mia prima partita con fiducia.
Tennis, Djokovic oltre il problema al gomito: “La sfida è con me stesso”
Continuando nella sua analisi, poi, Djokovic ha ribadito che non vi sono veri nemici nella sua ottica, se non “lo specchio”. Il serbo ha infatti sottolineato che oggi gioca solo contro se stesso per migliorarsi costantemente, nonostante una carriera ormai da campione indiscusso:
L’ostacolo più grande per me, fino ad oggi, è Novak Djokovic: se riesco a batterlo, posso battere qualsiasi rivale dall’altra parte della rete. La mia più grande sfida sono i dubbi interni, le insicurezze, riuscire a trovare il equilibrio con me stesso per essere in grado di giocare a un livello più alto.
Infine, un commento contro un avversario atipico, il giovane Luca Van Assche, che nel primo turno ha sconfitto Stan Wawrinka:
So che è recentemente entrato nella top-100. È stato in grado di rimontare contro Wawrinka, questo significa che è un giocatore che sa lottare. Vedremo che cosa succederà.